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Questa foto risale al periodo in cui Giovanna, la mamma di Grazia, ha scritto delle pagine che sono state inviate a varie autorità, ma senza nessun riscontro...

 

Sfogo della mamma prima che Grazia morisse...
 
Mi sento profondamente indignata e calpestata nella mia dignità di persona umana. L’elemento in assoluto maggiormente destabilizzante è la grande solitudine in cui ci sentiamo immersi. Siamo letteralmente ignorati da strutture che pensavamo “preparate” a gestire i problemi in cui siamo piombati con la malattia di nostra figlia. Ci troviamo completamente spaesati perché nessun “esperto” ci affianca e accompagna nel nostro calvario:siamo SOLI !
Gli altri cominciano a vederci come alieni, si stranizzano e meravigliano quando “invadiamo” strutture frequentate da persone normali. Nostra figlia, e in generale, i bambini con queste patologie rare, non hanno corsie preferenziali, fanno code e file, con la differenza che i genitori di questi bimbi devono attrezzarsi con bombola di Ossigeno, aspiratore di muco, passeggino
ingombrante per handicappati, farmaci salva-vita,…
Sono stanca e stufa di lottare contro medici, personale sanitario, gente comune, che ci vede come “furbi”che cercano di approfittare dell’invalidità della propria figlia per trovare scorciatoie ed ottenere favori. Dal giorno maledetto della diagnosi di leucodistrofia di Krabbe per la nostra piccola Grazia, il dramma che viviamo di vederla aggravare giorno dopo giorno senza poter fare nulla per lei, è reso ancora più terribile dall’amarezza che nessuno ci capisce, dalla considerazione che tragedie avvenute indignano l’opinione pubblica, ed invece il silenzioso calvario di famiglie come la nostra, passa inosservato, senza lasciare nessuna impronta di condivisione…
Nostra figlia ha attualmente diciotto mesi; da “manuale” è previsto che la sua vita si interrompa intorno ai due anni di vita. Teoricamente, le rimarrebbe qualche mese di vita! Non abbiamo ancora un passeggino adatto alle sue condizioni di mobilità; non abbiamo ancora ottenuto la possibilità di un parcheggio riservato sotto casa; il nostro pediatra non viene a fare nessuna terapia domiciliare, e, quando nostra figlia è costretta ad un controllo, dobbiamo uscire attrezzati di aspiratore di muco, bombola di ossigeno, ed anche fare la fila in ambulatorio! (La constatazione terribile che la malattia di mia figlia non viene considerata nella sua gravità, è stata ancora più drammatica quando mi sono sentita dire da genitori di bimbi normali che il pediatra aveva fatto visite domiciliari per febbri elevate) Per evitarle tale fatica, spesso ho gestito da sola le patologie di mia figlia (grazie alle competenze di farmacista)…Quando ho chiesto il supporto di una figura competente nella stesura di una dieta di mantenimento adeguata mi sono sentita dire che, visto che si tratta di una malattia mortale, non c’è assolutamente la possibilità di aiutarla a vivere:siamo visti come persone che si accaniscono a mantenerla in vita!
Siamo costretti a lottare non solo contro la malattia di nostra figlia, ma soprattutto contro un’opinione pubblica che la vuole morta, che giudica la sua, una condizione non meritevole di vivere.
La maggior parte dei medici la guarda come un caso senza speranza. Ho assistito a scene di indifferenza disarmante.
Io, mamma di Grazia, ho pianto! Ho pianto tanto per la mia piccolina che cerca aiuto, ed invece viene guardata come un caso da manuale in cui ci si aspetta una serie di sintomi che confermano l’evoluzione della malattia.
Ogni giorno è per noi una scommessa. Non sappiamo se per Grazia sarà l’ultimo. Vorremmo godere di momenti felici con la nostra bambina, ed invece siamo impegnati in lotte che ci stremano completamente.
Siamo sempre stati di indole timida e riservata; adesso, speriamo di indossare una corazza che ci consenta di “gridare” il nostro dolore, la nostra rabbia, il nostro bisogno di essere ascoltati!
Siamo pronti a dare la nostra voce a Grazia perché reclami il proprio diritto alla vita!

Siracusa li 23/02/05


Purtroppo oggi poche persone sono a conoscenza della malattia denominata Leucodistrofia di Krabbe.... Una malattia terribile che degenera irremediabilmente il sistema nervoso sino a portare alla morte dell'individuo.Aiutaci a divulgare questo messaggio, tutti assieme possiamo lottare e dare una speranza in più a tanti bambini che come Grazia soffrono...
Intellisystem Technologies è coinvolta a pieno titolo nel Progetto Grazia e rende disponibile la propria tecnologia, prodotti e soluzioni al servizio di tutti coloro che ne possono trarre vantaggio contribuendo alla Ricerca Scientifica per lo studio di nuove terapie contro la Leudostrifoia di Krabbe...
 
 

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