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An Innovative Anti Intrusion Device
An Innovative Anti Intrusion Device - Intellisystem - Randieri

An Innovative Anti Intrusion Device

I sistemi classici di antintrusione si compongono essenzialmente di due unità fondamentali: i rilevatori e le centraline. I rilevatori rappresentano il mezzo mediante il quale viene prodotta l’informazione primaria relativa ad uno stato di pericolo d’intrusione, in locali protetti, da parte di soggetti non autorizzati. Normalmente si è abituati a considerare tali strumenti come dei veri e propri trasduttori di grandezze fisiche che, al cambiare di queste, determinano la produzione di un impulso che viene di seguito gestito dalla centrale. Ad ogni grandezza fisica è quindi associata una diversa forma di energia; pertanto, si possono avere trasduttori capaci di trasformare l’energia luminosa che li colpisce in una corrente elettrica, altri che trasformano l’energia sonora, quella termica, quella meccanica, elettromagnetica e così via. Le centraline invece rappresentano il mezzo mediante il quale è gestita l’informazione proveniente dai rivelatori installati nel sito da proteggere. Un fattore limitante dei sistemi classici è rappresentato dal fatto che si considera una tipologia di sistema centralizzato il cui nodo centrale è per l’appunto rappresentato dalla centralina.

IT150 - Intellisystem - Randieri

Una struttura di questo tipo se, da un lato, è molto economica, dall’altro è molto vulnerabile poiché se – per qualsiasi motivo – dovesse guastarsi, l’intero impianto andrebbe fuori servizio. Se poi si pensa al cablaggio, bisogna considerare il fatto che i cablaggi tradizionali non possono essere utilizzati per veicolare altre informazioni tipo audio/video e trasmissione dati in genere. Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it) presenta la network camera IT150, una soluzione innovativa per l’antintrusione, che si basa su di un sistema distribuito in cui – di fatto – la centralina e il rilevatore sono rappresentati da un unico device che coopera con altri dispositivi dello stesso tipo per raggiungere l’intento comune di proteggere un’intera area. Se poi si pensa che a tale sistema si possono aggiungere altre funzionalità come il video e l’audio e la possibilità di gestire l’intero impianto via internet, il sistema in questione diventa uno strumento che unisce alle caratteristiche di totale flessibilità l’intrinseca proprietà di robustezza dovuta alla decentralizzazione della gestione delle informazioni; inoltre, il cablaggio si riduce alla realizzazione di una rete dati Ethernet su cui è possibile veicolare le più disparate informazioni. La IT150 è un sistema embedded, dotato di microprocessore che, unitamente a un sistema di video/ audio ripresa basato su codec Mpeg4 interfacciato ad un sistema di trasmissione dati Tcp/IP, permette di avere le seguenti caratteristiche:

  • sensore antintrusione intelligente basato sulle immagini riprese. Il sistema prevede la possibilità di gestire sino 3 finestre indipendenti sul video che, unitamente al settaggio dei parametri sensibilità e dimensione dell’oggetto, permettono il riconoscimento della sua presenza all’interno della finestra attivata. Tale evento può essere gestito in modo software direttamente dalla IT150, che può provvedere ad azionare una sirena, inviare immagini ad un destinatario tramite email o Ftt, ecc.;
  • alta qualità delle immagini con elevato fattore di compressione;
  • gestione dell’audio da remoto;
  • controllo di due canali digitali, uno di input ed uno di output, che permettono la gestione di apparecchiature elettroniche di terze parti quali ad esempio attuatori e rivelatori;
  • possibilità di registrazione delle immagini riprese sia in locale sia da remoto.

L’accesso alla IT150 è semplice e può essere fatto tramite un comune browser tipo Microsoft Internet Explorer o Netscape, mediante il quale è possibile vedere e condividere le immagini e l’audio catturati da qualsiasi parte del mondo.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 3 – 10 Marzo 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-10-marzo-2005/

Smart Home Communications System - Intellisystem - Randieri

Smart Home “Towards an Integrated Communication System”

Lo sviluppo delle tecnologie evolute per la casa richiede soluzioni flessibili e semplici all’uso che assicurino la massima interoperatività e integrazione

La casa intelligente si sta progressivamente evolvendo verso il concetto di intelligenza ambientale. Al suo interno trovano spazio sensori e attuatori distribuiti, unità di controllo che si autoconfigurano dinamicamente, e un sistema di connessione in rete. L’intelligenza ambientale è ritenuta dall’Unione Europea un obiettivo prioritario sia all’interno del Sesto Programma Quadro, sia sul lungo termine. Tale obiettivo richiede lo sviluppo di soluzioni che garantiscano l’interoperatività e l’integrazione di dispositivi eterogenei e di interfacce utente flessibili e semplici all’uso. A questo scopo occorre uno sforzo interdisciplinare che interessa automazione, ICT, energetica, bioingegneria e design, per applicazioni che spaziano dall’intrattenimento, al comfort, alla sicurezza, alla videosorveglianza, alla teleassistenza, al risparmio energetico. Nel gennaio 2004 il Cenelec e l’Ipv6 Forum, in collaborazione con la Commissione Europea, hanno lanciato il progetto SmartHouse, con lo scopo di accelerare lo sviluppo di applicazioni e servizi per la casa intelligente. Il Cenelec, in collaborazione con numerose organizzazioni fra cui ETSI, CECED (il comitato europeo dei produttori di elettrodomestici) e Konnex, pubblicherà entro il 2005 un “Code of Practice”, che sarà aggiornato ogni anno.

Le prospettive

Le abitazioni dotate di soluzioni avanzate per la connettività sono attualmente 8 milioni negli Stati Uniti e 6 milioni nell’Europa Occidentale. Secondo Cahners Instat, il numero di reti domestiche istallate nel mondo triplicherà entro il 2008, sfiorando i 100 milioni. Il mercato italiano degli apparati e dei sistemi domestici ha raggiunto nel 2004 i 62 milioni di euro, in base a una stima ANIE/ Allaxia. La porzione del settore riconducibile alla domotica supera di poco lo 0,5 %, e si porterà al 2,1 % entro il 2008. Si tratta ancora di un mercato di dimensioni modeste, anche se molto dinamico. Sono stati avviati nel nostro paese numerosi progetti pilota volti a incoraggiare la diffusione delle tecnologie per la casa intelligente. Nel 2003 la federazione ANIE ha lanciato l’iniziativa Homevolution, che coordina produttori di applicazioni, progettisti, installatori, costruttori edili, fornitori di servizi, gestori di reti di comunicazione e architetti per la realizzazione di infrastrutture innovative per la casa. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa ha fondato un laboratorio multidisciplinare per la domotica in cui operano oltre 600 persone. A febbraio 2003 è stata avviata la prima sperimentazione su larga scala in Italia per l’accesso veloce a Internet, la videoassistenza e l’automa zione domestica attraverso le linee di alimentazione elettrica. Il progetto, della durata di un anno, ha coinvolto 5000 famiglie del comune di Grosseto. In Emilia Romagna sono state introdotte applicazioni domotiche di videocomunicazione, automazione e telemedicina a supporto di anziani e disabili che vivono in piccoli centri rurali. L’ospedale di Sondalo, in Valtellina, ha sviluppato una soluzione di automazione domestica basata sullo standard EIB per la riabilitazione dei disabili a domicilio.

La Casa Intelligente Fig. 1 - Intellisystem Technologies

Fig. 1 – Esempio di implementazione di un sistema domotico di videosorveglianza

Tecnologie e protocolli

In una casa intelligente convivono mezzi trasmissivi molto eterogenei: dall’impianto elettrico a bassa tensione, alla rete telefonica, alle reti wireless. I cavi in rame costituiscono la soluzione più economica e semplice da istallare, che trova vasto impiego nell’automazione domestica. I cavi tradizionali, di categoria 1 e 2, consentono la trasmissione di dati fino a poche centinaia di Kbps. I cavi di categoria 6 (classe E) supportano velocità massime di 250 MHz. La categoria 7, in corso di standardizzazione, renderà possibile una modalità di funzionamento Gigabit Ethernet. Altre tecnologie si servono delle linee telefoniche esistenti e operano con velocità di cifra fino a 10 Mbps. L’impiego della linea a bassa potenza ha l’evidente vantaggio di sfruttare un supporto fisico preesistente all’interno delle abitazioni. Questo ha favorito una prima diffusione di massa dell’automazione domestica negli Stati Uniti, attraverso gli standard X-10 e CEBus. I protocolli più diffusi in Europa sono Konnex, EHB, Lon Works, SCS (sviluppato da Bticino) e X-10. Essi operano a frequenze relativamente basse, fra 3 KHz e 148,5 KHz in Europa e fino a 450 KHz negli Stati Uniti. Esse sono tuttavia compatibili con numerose applicazioni domestiche come illuminazione, climatizzazione, sicurezza e comando di dispositivi. Sono stati compiuti intensi sforzi per estenderne l’impiego alla trasmissione in banda larga (Si veda anche l’articolo di L. Pellizzari, “L’alimentazione con Power-over-Ethernet” apparso sul n. 338 di Elettronica Oggi, p. 112). L’uso del cavo coassiale in ambito domestico è pressoché riservato alla trasmissione audio e video. La fibra ottica supporta velocità massime di 2,5 Gbps, ed è quindi ideale per il trasporto di grandi quantità di dati per audio e video ad alta risoluzione. I costi ancora elevati ne giustificano l’istallazione solo in aree densamente abitate. Le tecnologie senza fili assicurano flessibilità e scalabilità, al prezzo di una maggiore sensibilità alle interferenze e di una velocità di trasmissione limitata. Esse comprendono lo standard IrDa, per le comunicazioni fino a 4 Mbps in distanza di visibilità, gli schemi DSSS, OFDM, e a salto di frequenza (frequency hopping) e il protocollo WiFi o 802.llb, che supporta velocità fino a 11 Mbps. In tabella 1 sono elencati alcuni delle soluzioni più diffuse per l’automazione e per le reti domestiche, di tipo standard o proprietario.

La Casa Intelligente Fig. 2 - Intellisystem Technologies

Fig. 2 – Il gateway residenziale connette una o più reti domestiche alla rete esterna

Alcune soluzioni per la convergenza e l’interoperatività

Secondo la terminologia dello standard ISO/OSI, il collegamento fra le reti domestiche e quella esterna può awenire al livello 3 o di connessione attraverso dei router, che prendono il nome di gateway residenziali. Occorrono inoltre bridge hardware per l’interfacciamento fra diversi protocolli di rete e un livello middleware che renda le singole applicazioni indipendenti dal particolare protocollo utilizzato. Intel, Philips, Sony, Microsoft, Nokia, Samsung, Hewlett Packard e Matsushita hanno promosso nel giugno 2003 l’iniziativa Digital Living Network Alliance (DLNA), che coinvolge attualmente oltre 100 aziende e intende sviluppare soluzioni per migliorare per la convergenza e l’interoperatività fra PC, dispositivi consumer e apparecchi mobili all’interno delle abitazioni, attraverso protocolli standard quali Ethernet o UpnP. I primi prodotti conformi alle linee guida DLNA sono stati introdotti sul mercato a partire dalla seconda metà del 2004. La società Intellisystem Technologies ha sviluppato una soluzione web server embedded innovativa denominata RECS 101, basata sullo standard TCP / IP e ottimizzata per applicazioni di videosorveglianza e di automazione domestica. Integrando RECS 101 con il modulo GSM RECS GSM 1/0, è possibile integrare le funzionalità più comuni di gestione di sistemi domatici sia per mezzo della rete Internet sia tramite SMS, offrendo all’utente una piattaforma di controllo remoto multifunzionale facile all’uso, sicura e flessibile.

La Casa Intelligente Fig. 3 - Intellisystem Technologies

Le interfacce

Esistono diversi tipi di interfacce utente. Possono consistere in un telecomando a infrarossi, di tipo RF, utilizzato comunemente per gli home theatre, o di tipo ibrido IR/RF. Il display costituisce una soluzione di interfaccia più pratica e semplice all’uso: si può trattare di un televisore, di una consolle da tavolo o da parete oppure di un touch screen. È anche possibile controllare le funzioni della casa intelligente attraverso un PC portatile, un Tablet PC, un palmtop o un telefono fisso o mobile. Il Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano ha recentemente sviluppato un dispositivo miniaturizzato, denominato Whisper, che capta la differenza termica fra aria inspirata ed espirata, per consentire a persone affette da gravi disabilità di interagire con un PC o con altri apparecchi domestici. Il nuovo terminale touch screen Hoasis di BPT consente di integrare numerose funzioni per la gestione dell’abitazione, come ad esempio il controllo dell’illuminazione e della climatizzazione. Il sistema è semplice da installare e da programmare, grazie a un bus pensato per ottimizzare la stesura dei cavi e per collegare più dispositivi attraverso un semplice doppino non polarizzato. L’interfaccia tattile Touch sviluppata dalla società Stilografica è integrabile in ogni tipo di rivestimento e pavimentazione (come piastrelle, legno, vetro o metallo) e genera un segnale di uscita di tipo open collector, C-MOS, TIL o TRIAC compatibile con un’uscita microprocessore.   

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Elettronica Oggi N. 342 – Febbraio 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/eo-febbraio-2005-2/

An Internet of Things Embedded Web Server for Home Automation Applications Intellisystem Randieri

An Internet of Things Embedded Web Server for Home Automation Applications

 Per far fronte alle esigenze di sviluppatori che intendono gestire applicazioni professionali per la domotica e la home building automation sfruttando uno standard attuale e flessibile come TCPRP Intellisystem Technologies ha sviluppato il nuovo Web server RECS 101

Studi condotti da autorevoli istituti di ricerca internazionali affermano che il confort nell’abitazione è una componente determinante del benessere psichico di ogni individuo. Il continuo adeguamento del modo di vivere alle nuove forme di comportamento sociale impone incessantemente il trasferimento delle nuove abitudini alla propria abitazione come elemento indispensabile di continuità del proprio aspetto comportamentale. Di contro, la continua evoluzione delle tecnologie basate sui sistemi digitali hanno fortemente modificato le tecniche e metodologie usate nei sistemi di controllo dedicati alla domotica. In particolare oggigiorno la richiesta di processi distribuiti e richiede sistemi intelligenti, dispositivi di controllo e sistemi di misura capaci di comunicare attraverso la rete. Un importante requisito di questi sistemi è l’esigenza di ridurre le connessioni, il che si traduce nel semplificare la gestione dei sistemi riducendone le problematiche inerenti alla manutenzione. D’altro canto poiché il Web è in continua evoluzione, per molte applicazioni il browser web è diventato uno standard “de facto” per lo sviluppo di interfacce utente utilizzate per le più svariate applicazioni che spaziano dal mondo consumer a quello scientifico. Questo perché i browsers web sono capaci di fornire interfacce GUI a varie applicazioni client/server senza il bisogno di implementare e/o installare software sul lato client. La soluzione migliore a questo tipo di esigenze è sicuramente data dall’utilizzo di un web server embedded connesso ad un infrastruttura di rete al fine di fornire un’interfaccia utente basata sull’utilizzo del diffuso linguaggio HTML [1] unitamente ad altre caratteristiche comuni ai web browsers [2]. Se si pensa di aggiungere alle funzionalità ormai consolidate di un web server embedded la capacità di gestire applicazioni Java ecco che per questi sistemi si aprono nuove frontiere, che li rendono capaci di eseguire i più variegati compiti che vanno dalla domotica al controllo remoto, supervisione e gestione di sistemi elettronici (Fig. 1).

Fig. 1 - Architettura di un web server embedded

        Fig. 1 – Architettura di un web server embedded

L’implementazione delle funzionalità Java all’interno di un tale dispositivo è particolarmente indicato per questo approccio in quanto permette l’adozione di una strategia di controllo indipendente dalla piattaforma hardware del sistema in cui viene gestita. Questa metodologia è stata da tempo impiegata nelle applicazioni Internet dove i vincoli di real time non risultano particolarmente severi. L’uso del linguaggio di programmazione Java per applicazioni domotiche, permettendo l’integrazione di sistemi genera! purpose con internet, consente la supervisione ed il controllo di sistemi. Il nuovo concetto che si vuole introdurre si basa sull’esecuzione di Applet Java totalmente personalizzabili per eseguire operazioni di controllo o di monitoraggio di dispositivi tipici di una rete demotica (ad esempio i piccoli elettrodomestici). In questo tipo di sistemi il controllo distribuito si ottiene mediante il trasferimento di pagine HTML e l’esecuzione di appletJava (Fig. 2).

Fig. 2 - Applet Java per eseguire operazioni di controllo o di monitoraggio di dispositivi remoti

Fig. 2 – Applet Java per eseguire operazioni di controllo o di monitoraggio di dispositivi remoti

I vantaggi di Java

I vantaggi legati all’utilizzo di J ava possono essere brevemente riassunti nei seguenti punti:

– indipendenza dalla piattaforma: diversamente dai comuni compilatori che producono codice per CPU specifiche, Java produce codice per una CPU virtuale. Al fine di rimanere indipendente da specifiche piattaforme hardware il sistema runtime di Java fornisce un’interfaccia universale per qualsiasi applicazione che si desidera sviluppare denominata JVM Qava Virtual Machine) [3,4];

– potenza: Java racchiude in sè nuove caratteristiche che includono la gestione dei database, l’invocazione dei metodi remoti ed altre caratteristiche inerenti la gestione della sicurezza;

– networking: Java nasce come linguaggio di programmazione distribuito, il che si traduce nel fatto che la sua progettazione includeva sin dall’inizio la gestione di particolari funzioni inerenti il networking quali, ad esempio TCP /IP, l’HITP, l’FTP;

– efficienza: Le moderne JVM grazie all’utilizzo della tecnologia Just in Time GIT) compiler le performance d’esecuzione delle applet sono state notevolmente migliorate [7].

Un Web server avanzato

Frutto di anni di ricerca e sperimentazione da parte di Intellisystem Technologies, RECS 101 è un dispositivo di facile utilizzo a prestazioni elevate, ideale per applicazioni di demotica e controllo remoto professionale (Fig. 3).

Fig. 3 - RECS 101

                                    Fig. 3 – RECS 101

Una volta connesso a una rete Ethernet, RECS 101 mette a disposizione dell’utente 32 canali digitali di cui 16 di Input e 16 di Output (Fig. 4). Facile da installare e configurare, permette di sviluppare un’applicazione domotica con pochi e semplici passaggi. Supportato da qualsiasi browser Internet quale ad esempio Internet Explorer o Netscape permette di gestire totalmente da remoto qualsiasi dispositivo da controllare.

Fig. 4 - Vista frontale e posteriore di RECS 101

Fig. 4 - Vista frontale e posteriore di RECS 101

Fig. 4 – Vista frontale e posteriore di RECS 101

La figura 5 mostra lo schema architetturale semplificato di un possibile scenario d’applicazione di RECS 101. L’architettura presentata permette la gestione di problematiche tipiche dei sistemi di controllo quali, ad esempio: acquisizione di segnali, azioni di controllo per mezzo di attuatori, l’elaborazione e la presentazione delle informazioni acquisite o manipolate.

Fig. 5 - Scenario di applicazione del dispositivo RECS 101

Fig. 5 – Scenario di applicazione del dispositivo RECS 101

La tabella 1 riporta le principali caratteristiche e specifiche del sistema proposto. RECS 101 integra al suo interno un network processor dotato di interfaccia di rete Ethernet per connettersi direttamente a qualsiasi rete locale sia essa Internet che Intranet [5]. Ciò permette a integratori/ sviluppatori di sistemi e alle aziende produttrici di connettere i loro dispositivi direttamente ad Internet attraverso una rete Lan e, di conseguenza, di gestire da remoto il controllo totale dei loro dispositivi attraverso interfacce grafiche utente personalizzabili, accessibili mediante i comuni browser.

RECS 101 Tab. 1 - Intellisystem Technologies

RECS 101 si basa sullo schema hardware presentato in figura 6. Il web server integrato in RECS 101 è capace di gestire fino a 512k di documenti ed applicazioni web: tali risorse sono precaricate all’interno della memoria flash del dispositivo.

Fig. 6 - Schema funzionale di RECS 101

        Fig. 6 – Schema funzionale di RECS 101

La figura 7 è un esempio di una pagina web gestita da RECS 101 che può essere personalizzata per fornire informazioni statiche sul dispositivo quali, ad esempio, immagini, video, testi, file etc.

Fig. 7 - Home page personalizzabile del dispositivo RECS 101

Fig. 7 – Home page personalizzabile del dispositivo RECS 101

La caratteristica che rende unico tale dispositivo consiste nella capacità di poter eseguire del codice Java per la gestione dell’interfaccia relativa al controllo delle porte di I/O (Fig. 8). Tale caratteristica permette di poter gestire l’interfaccia utente tramite un’Applet Java parametrica: in questo modo l’utente finale può sviluppare la propria applicazione di controllo in modo molto veloce e sicuro senza dover essere in grado di programmare in Java.

Fig. 8 - Esempio di una possibile interfaccia GUI implementata in RECS 101

Fig. 8 – Esempio di una possibile interfaccia GUI implementata in RECS 101

La figura 9 riassume quanto detto in precedenza, ovvero partendo dalla home page del sito web contenuto in RECS 101 si accede all’interfaccia utente personalizzata che tramite un’applet di controllo interviene sulle porte d’input e di output per la gestione dell’hardware che si intende controllare (nella Fig. 9 ci si riferisce a un sistema domotica).

Fig. 9 - Schema funzionale dell'interfaccia utente di RECS 101

Fig. 9 – Schema funzionale dell’interfaccia utente di RECS 101

RECS 101 è un dispositivo totalmente personalizzabile. Viene fornito con tutto il software necessario allo sviluppatore per poter sviluppare rapidissimamente la propria applicazione in maniera facile e sicura. Il software in dotazione contiene un’Applet di controllo che può essere personalizzata mediante i parametri riportati in tabella 2. Per chi volesse dilettarsi a sperimentare la personalizzazione delle interfacce, Intellisystem Technologies mette a disposizione nel proprio sito web (http:/ /www.intellisystem.it) tutto il software e la documentazione necessaria.

TABELLA 2 - Parametri di configurazione dell'Applet per la gestione avanzata di RECS 101

TABELLA 2 – Parametri di configurazione dell’Applet per la gestione avanzata di RECS 101

Oltre la domotica

Il sistema proposto facilmente integrabile con qualsiasi altro sistema offre una soluzione funzionale ed efficiente, non solo per la domotica ma per qualsiasi altra esigenza di telecontrollo distribuito. Ad esempio, integrando RECS 101 con RECS GSM I/O [6] (modulo GSM prodotto da Intellisystem Technologies provvisto di due ingressi e due uscite digitali gestibili tramite SMS e/ o squilli) è possibile integrare tutte le tipiche funzionalità di gestione di sistemi per la domotica tramite Internet ed al tempo stesso tramite SMS, fornendo all’utente una piattaforma di controllo remoto multifunzionale non necessariamente legata ad un’infrastruttura di rete (Fig. 10).

Fig. 10 - Esempio di una possibile integrazione di RECS 101 con RECS GSM I/O in un sistema domotico

Fig. 10 – Esempio di una possibile integrazione di RECS 101 con RECS GSM I/O in un sistema domotico

RECS 101 trova ampio spazio nelle applicazioni domotiche legate ai moderni sistemi di videosorveglianza rappresentando un valido strumento per integrare tutte le funzionalità tipiche di un sistema di controllo remoto ai normali sistemi di monitoraggio video specie quelli che si basano sulla tecnologia TCP /IP (Fig. 11).

Fig. 11 - Esempio di una possibile integrazione di RECS 101 con un sistema di videosorveglianza

Fig. 11 – Esempio di una possibile integrazione di RECS 101 con un sistema di videosorveglianza

Con particolare riferimento al mondo del videocontrollo over IP, si intuisce facilmente che le soluzioni proposte da Intellisystem Technologies non hanno limiti in termini di funzionalità ed applicazioni ad hoc per tutte le esigenze dei più disparati utenti. Ad esempio integrando i sistemi RECS con le networkcamere che spaziano dai modelli IT11O alla IT310W si aprono le frontiere per un videocontrollo totale di sistemi remoti, che nel caso della domotica si traducono in una presenza virtuale dell’individuo all’interno della propria dimora. Sfruttando la combinazione vincente cli tali sistemi si ottiene uno strumento completo capace di gestire immagini e capace cli rilevare lo stato cli dispositivi esterni, quali sensori e di manovrarne altri quali ad esempio attuatori. In conclusione RECS 101 essendo un dispositivo totalmente flessibile nelle sue applicazioni, si presta come valido strumento per la reingegnerizzazione cli macchinari a controllo semiautomatico, fornendo la possibilità cli telecontrollare a distanza tramite Internet sistemi che sino ad oggi non prevedevano tale funzionalità [7].

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Elettronica Oggi N. 342 – Febbraio 2005.

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ITPOE Structured Cabling - Intellisystem - Randieri

ITPOE – A New Solutions for any Structured Cabling issue

Uno studio di settore afferma che una delle maggiori problematiche incontrate dagli installatori di sistemi per il networking consiste nel dover installare due linee di cavi rispettivamente uno per la linea dati ed uno per alimentare il dispositivo da connettere al cavo di rete (ad esempio Hub, Switch, Network Camere, Video Server, Access Point Wireless eccetera). Tali problematiche si traducono in un dispendio di tempo prezioso soprattutto nei casi in cui esiste già un cavo di rete installato e bisogna provvedere ad installare un cavo d’alimentazione (problematiche che aumentano quando i primi sono incassati a muro). Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it), sensibile a queste problematiche, presenta un nuovo prodotto denominato ITpoe basato sulla tecnologia “Power Over Ethernet” progettato e realizzato per assolvere tutte le problematiche menzionate precedentemente.

ITPOE Structured Cabling - Intellisystem - Cristian Randieri

Itpoe, la soluzione alle problematiche di cablaggio strutturato che veicola l’alimentazione dei dispositivi per il networking all’interno di un comune cavo di rete

ITpoe è un prodotto compatibile con qualsiasi dispositivo per il networking che necessiti di un’alimentazione 12V dc. Il principio di funzionamento del dispositivo si basa sul fatto che su un cavo standard twisted pair 4-pair Categoria 5, solo 2 paia sono usati per il trasferimento dati Ethernet mentre le altre 2 rimangono inutilizzate. La tecnologia Power Over Ethernet adottata da Intellisystem Technologies si avvantaggia della coppia di fili non usata per veicolare la corrente dc. Come risultato, un singolo cavo twisted pair di Categoria 5 può trasportare sia il segnale Ethernet che quello di corrente dc permettendo di installare qualsiasi apparecchio per il networking in una posizione dove la tipica presa di corrente 220V ac non è disponibile, come ad esempio il soffitto o il solaio di una costruzione. ITpoe si compone di due unità, rispettivamente un’unità base detta “Injector” e un’unità terminale detta “Splitter”. L’Injector va collegato ad una presa per l’energia elettrica e al cavo di rete che dovrà veicolare l’alimentazione. Lo Splitter va invece collegato all’altra estremità del cavo di rete restituendo due connettori uno di rete (RJ45) e uno per l’alimentazione 12V dc. Poiché l’Injector integra al suo interno un alimentatore stabilizzato 12V dc 1A non è richiesto l’utilizzo di altri alimentatori. Da non trascurare che il sistema proposto implementa al suo interno un sistema di protezione contro il cortocircuito ed il sovraccarico che provvede al reset del sistema ad esso connesso nel caso in cui si verificasse uno dei due casi.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 1 – 15 Gennaio 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-15-gen-05-dispositivo-networking/

A New Device for Manage an UPS Through Internet Intellisystem Randieri

A New Device for Manage an UPS Through Internet

Quasi tutti gli Ups hanno a bordo delle porte seriali utilizzabili per la loro configurazione e gestione tramite un qualsiasi PC. In molteplici applicazioni tali dispositivi presentano la limitazione di non poter essere gestiti da remoto mediante una rete Ethernet attraverso Internet. Per andare incontro a questa esigenza Intellisystem Technologies introduce nel mercato Recs Ups, un sistema che permette di monitorare mediante una rete Ethernet o Internet da qualsiasi parte del mondo qualsiasi Ups dotato di un’interfaccia seriale. Il sistema offerto utilizza la tecnologia “Serial Tunneling over IP”, grazie alla quale è possibile veicolare virtualmente comunicazioni di tipo seriale basate sullo standard RS232 mediante il protocollo Tcp/IP.

Gestire l'UPS tramite Internet - Intellisystem Technologies

Utilizzando Recs Ups unitamente ad un software speciale (Serial Tunneling Software) è possibile creare lato Client una porta seriale virtuale a cui il sistema operativo locale farà accesso come se fosse una comune porta seriale fisicamente implementata nel suo hardware. È facile intuire come, sulla base di quanto detto, sia possibile installare e configurare Recs Ups in modo trasparente al sistema operativo semplicemente compiendo le normali operazioni di installazione-configurazione del software di gestione di qualsiasi Ups direttamente sulla porta seriale fittizia che si viene a creare. La caratteristica principale che rende unico il sistema consiste nel fatto che è possibile continuare ad usare il software fornito dal produttore dell’Ups, a patto che quest’ultimo venga configurato per lavorare sulla porta seriale definita dal software “Serial Tunneling Software”. All’interno di Recs Ups è implementata una Shell cui è possibile accedere indipendentemente dalla porta seriale (mediante il software hyper terminal) o dalla porte ethernet (utilizzando il protocollo Telnet), permettendo di configurarne i parametri. Il dispositivo, basato su tecnologia Linux, implementa un supporto di protezione con password.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 – 15 Dicembre 2004.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-15-dic-04-gestire-ups-tramite-internet/

A New Solution for UPS Remote Management via Internet - Intellisystem - Randieri

A New Solution for UPS Remote Management via Internet

Quasi tutti gli Ups hanno a bordo delle porte seriali, utilizzabili per la loro configurazione e gestione tramite un qualsiasi pc. In molteplici applicazioni tali dispositivi presentano la limitazione di non poter essere gestiti da remoto mediante una rete Ethernet attraverso Internet. Per andare incontro a questa esigenza Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it) introduce nel mercato Recs Ups, un sistema che permette di monitorare mediante una rete Ethernet o Internet da qualsiasi parte del mondo qualsiasi Ups dotato di un’interfaccia seriale. Il sistema offerto utilizza la tecnologia “Serial Tunneling over IP”, grazie alla quale è possibile veicolare virtualmente comunicazioni di tipo seriale basate sullo standard RS232 mediante il protocollo Tcp/Ip.

Gestire l'UPS tramite Internet - Intellisystem Technologies

Utilizzando Recs Ups unitamente a un software speciale (Serial Tunneling Software) è possibile creare lato client una porta seriale virtuale, a cui il sistema operativo locale farà accesso come se fosse una comune porta seriale fisicamente implementata nel suo hardware. È facile intuire come, sulla base di quanto detto, sia possibile installare e configurare Recs Ups in modo trasparente al sistema operativo, semplicemente compiendo le normali operazioni di installazione e configurazione del software di gestione di qualsiasi Ups direttamente sulla porta seriale fittizia, che si viene a creare. La caratteristica principale consiste nel fatto che è possibile continuare a usare il software fornito dal produttore dell’Ups, a patto che venga configurato per lavorare sulla porta seriale definita dal software “Serial Tunneling Software”. All’interno di Recs Ups è implementata una Shell cui è possibile accedere indipendentemente dalla porta seriale (mediante il software hyper terminal) o dalla porta Ethernet (utilizzando il protocollo Telnet) permettendo di configurarne i parametri. Il dispositivo, basato su tecnologia Linux, implementa un supporto di protezione con password.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Commercio Elettrico N. 11 – Dicembre 2004.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/ce-dic-04-gestire-ups-tramite-internet/

Remote Controll of Premature Babies Intellisystem Randieri

A Modern Video Conferencing Solution for the Remote Control of Premature Babies

Studi nel settore medico hanno da tempo dimostrato che la riproduzione di un ambiente simile a quello della propria abitazione all’interno di quello ospedaliero nella maggior parte dei casi è un valido supporto alla convalescenza delle persone ricoverate. Infatti, normalmente l’ambiente ospedaliero è visto come un luogo ostile in cui purtroppo si è costretti a soggiornare. Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it) ha rivolto la propria attenzione alla ricerca di nuovi sistemi tecnologicamente avanzati che possano dare un contributo al benessere psichico delle persone in degenza. Il sistema proposto permette al paziente di poter comunicare con i propri parenti a mezzo di un moderno sistema di videoconferenza. La soluzione si compone di un kit di due networkcamere di ultima generazione denominate IT310 che racchiudono al loro interno un potente compressore audio/video Mpeg4 capace di diffondere immagini ed audio a mezzo Internet con un’occupazione di banda irrisoria. Le networkcamere vanno installate rispettivamente una all’interno della corsia dell’ospedale e l’altra presso parenti o amici del ricoverato.

Videoconferenza e Telerefertazione - Intellisystem Technologies

A corredo di tale sistema vengono forniti dei telecomandi che permettono al paziente e ai visitatori di variare l’inquadratura delle rispettive telecamere semplicemente pigiando dei pulsanti. Dall’altro lato per interloquire con il paziente occorre semplicemente un pc collegato ad internet ed una telecamera modello IT310. La privacy della comunicazione è garantita da un sistema di autenticazione che avviene tramite nome utente e password. Le formidabili caratteristiche del sistema in termini di qualità d’immagine ed audio lo rendono uno strumento ottimo per la telerefertazione di lastre radiografiche o similari. Infatti grazie al sistema proposto è possibile inviare le immagini di una radiografia o di una risonanza magnetica e farla esaminare da uno specialista da qualsiasi parte del globo ai costi di una connessione Internet. Essendo il sistema dotato di audio di ottima qualità è possibile scambiare opinioni e commenti direttamente online. Il sistema è stato testato accuratamente presso i laboratori Intellisystem Technologies ed ha permesso di operare la telerefertazione del caso Grazia Sacco, una bambina affetta dal morbo di Krabbe (malattia metabolica degenerativa per il sistema nervoso), permettendo al “Center for the Study of Development and Learning University of North Carolina at Chapel Hill” di diagnosticare con estrema precisione lo stato d’evoluzione della malattia. Attualmente Intellisystem Technologies ha aperto un progetto di ricerca per tale caso denominato “Progetto Grazia” volto allo studio e al supporto tecnologico di tutti quei casi di persone affette da tale malattia (www.intellisystem. it/GRAZIA/).

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 15 – 15 Novembre 2004.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-15-nov-04-videoconferenza-e-telerefertazione/

RECS 101B an Internet of Things Embedded System Intellisystem

RECS 101B an Internet of Things Embedded System

RECS 101B è un modulo di I/O, prodotto da Intellisystem Technologies, concepito per gestire applicazioni professionali di controllo remoto in ambiente TCP/IP. Una volta collegato a una rete Ethemet, RECS 101 mette a disposizione dell’utente 32 canali digitali di cui 16 di input e 16 di output. Supportato da qualsiasi browser Internet, RECS101B permette di far gestire a un PC collegato in rete qualsiasi dispositivo o apparecchiatura elettronica in pochi e semplici passaggi. RECS 101 consente inoltre di eseguire codice Java per la gestione dell’interfaccia relativa al controllo delle porte di I/O. Tale caratteristica permette la gestione dell’interfaccia utente tramite un’applet Java parametrica e sviluppare le applicazioni di controllo senza dover essere in grado di programmare in Java. RECS 101 trova applicazione in sistemi di videosorveglianza, automazione, telecontrollo remoto, domotica e per integrare le funzionalità di un sistema di controllo industriale ai normali sistemi di monitoraggio video, basati in particolare sulla tecnologia TCP/IP.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Automazione Oggi N. 272 – Settembre 2004.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/ao-set-04-moduli-e-schede-di-io

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