randieri

A New GSM M2M solution for Remotely Open Doors & Gates
A New GSM M2M Remotely Open Doors & Gates - Intellisystem - Randieri

A New GSM M2M solution for Remotely Open Doors & Gates

GSM Contact - Randieri - IntellisystemGrazie a una partnership con Tim Business, lntellisystem Technologies è impegnata nella produzione e commercializzazione di dispositivi GSM per il controllo remoto di apparati e sistemi domatici. Da questa collaborazione nasce GSM Contact, un dispositivo M2M di ultima generazione che consiste in un terminale GSM industriale per il controllo di sistemi di apertura per porte e cancelli per mezzo delle funzioni avanzate disponibili attraverso la rete GSM. L’interfacciamento standard, il lettore integrato per SIM card assieme alla facilità di programmazione e integrazione con altri sistemi rendono questo componente di uso universale. Basato su un motore GSM può essere interfacciato a un qualsiasi sistema che venga azionato mediante comandi on/off notificandone l’apertura o la chiusura. È indicato in tutte quelle applicazioni in cui i sistemi vengono azionati da telecomandi. Infatti, all’occorrenza di un SMS o squillo proveniente da un numero presente nella rubrica della SIM card in esso installata, il sistema provvede a chiudere l’uscita per un paio di secondi. In questo modo è possibile sostituire più di cento telecomandi con i cellulari GSM. La programmazione del dispositivo può avvenire in due modi: tramite la rubrica della SIM card ospitata nel dispositivo, oppure mediante l’invio di comodi SMS che abilitano o disabilitano i numeri telefonici di utenti che possono azionare il sistema interconnesso.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Fieldbus & Networks – Maggio 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/fn-maggio-2005/

EO Maggio 2005 - Reti voce e video convergono su IP - Intellisystem Technologies

Reti: Voce e Video convergono su IP

Grazie ad apparati di networking e infrastrutture di ultima generazione cresce la diffusione della banda larga, indispensabile per fornire agli utenti nuovi servizi integrati di fonia e dati

Dopo un lungo periodo di pesante recessione e il riavvio del processo di crescita per il mercato globale, trainato da Paesi come la Cina, nel mondo dell’Information e communication technology anche le prospettive di sviluppo di nuovi servizi voce e dati riprendono ossigeno e vigore. Nonostante la crisi economica, comunque, a metà 2004 nel mondo sono state oltre 100 milioni le famiglie connesse in banda larga alla Rete e tale enorme utenza dovrebbe superare quest’anno i 154 milioni. I l dato (fonte eMarketer) – citato dal Rapporto “Larga banda – Politiche per lo sviluppo del mercato dei contenuti digitali e dei servizi” curato dal centro studi del Ministero per l’Innovazione e le tecnologie – risulta molto significativo per rappresentare l’evoluzione delle telecomunicazioni in questi anni: basti considerare infatti che, sempre secondo tali dati, nel 2000 queste famiglie erano soltanto 13 mila. Naturalmente accanto a queste cifre, che riguardano le linee fisse, non si può dimenticare il notevole sviluppo e successo del comparto wireless e in particolare delle reti cellulari Gsm (Global system mobile), Gprs (General packet radio service) e, più di recente, Umts (Universal mobile telecommunications system), ossia l’infrastruttura di rete per la telefonia mobile di terza generazione (3G). Come riferiscono i dati dell’ultimo rapporto Eurostat, l’ufficio statistico delle Comunità europee, nel Vecchio continente le linee mobili continuano a crescere: fra l’altro l’Italia, preceduta solo da Lussemburgo e Svezia (rispettivamente con 120 e 98 sottoscrizioni di telefonia mobile per 100 abitanti), nel 2003 risulta avere ben 96 sottoscrizioni a linee mobili su 100 abitanti (in Italia le linee Gsm attive sono circa 57 milioni). Anche per quanto riguarda l’Umts, la crescita si può dire avviata e anche qui l’Italia conduce in prima fila lo sviluppo: ricordando come in questi anni i servizi radiomobili abbiano sostenuto il comparto delle telecomunicazioni nel nostro Paese, Roberto Mastropasqua, direttore ricerca telecomunicazioni, Internet e media di Idc Italia, parla di quasi 3 milioni di utenti Umts raggiunti dall’operatore “3” a fine 2004 e considera con ottimismo le prospettive di espansione del comparto dei servizi mobili a valore aggiunto. Va comunque notato che per il momento la vera spinta alla crescita di questi mercati è data dagli utenti consumer e che i guadagni medi di operatori come Tim e Vodafone cominciano a crescere soprattutto grazie alla diffusione di vari servizi multimediali come la messaggistica Mms (Multimedia messaging service), la fruizione di musica o quant’altro.

Verso l’infrastruttura multiservizio

Il comune denominatore che ha reso possibile la formazione di un mercato come quello attuale è essenzialmente costituito dalla progressiva convergenza delle reti di telecomunicazioni tradizionali (a commutazione di circuito) verso le reti digitali a commutazione di pacchetto e dalla parallela convergenza delle reti fisse e di quelle mobili. Tuttavia, nonostante l’evidente evoluzione tecnologica di questi anni, quali possono essere oggi le variabili in grado di condizionare in senso positivo o negativo la nascita e lo sviluppo di nuovi servizi voce e dati ad alto valore aggiunto? “Nel campo delle applicazioni voce – spiega Roberto Flaiani, direttore del marketing strategico di Aethra – il principale ostacolo è costituito dalla ‘chiusura’ delle reti tradizionali. Oggi lo scenario va migliorando grazie al passaggio dalle reti a circuito alle reti a pacchetto e alla definizione della ‘rete di nuova generazione’ chiamata NGN”. Questo acronimo significa Next Generation Network e sta a indicare in sostanza una rete in grado di fondere le reti telefoniche tradizionali Pstn (Public switched telephone networks) e le nuove reti Psdn (Public switched data network), creando una singola rete multiservizio. Invece di basarsi su estese e centralizzate infrastrutture di commutazione proprietarie, questa architettura di nuova generazione trasferisce le funzionalità del Central office (Co) verso la periferia della rete. L’obiettivo è ottenere un’infrastruttura di rete distribuita basata su tecnologie aperte, in grado di ridurre i costi, incrementare la flessibilità e gestire sia le reti voce a commutazione di circuito che quelle dati a commutazione di pacchetto. “La Next generation network – aggiunge Flaiani – sarà presumibilmente basata su Sip (Session initiation protocol, ndr), un protocollo pensato proprio per favorire lo sviluppo di nuovi servizi”. Inoltre Flaiani sottolinea come l’attuale mercato dei servizi voce e dati sia molto più stimolato dall’evoluzione tecnologica (“technology push”) che non trainato dalla domanda degli utenti (“market pull”). In questo scenario quindi, spesso, sono le opportunità tecnologiche a creare la premessa per nuove applicazioni. Una di queste è costituita dalla convergenza, oggi ancora in fase embrionale, tra rete mobile e rete fissa, che consentirà ai nuovi terminali l’uso dell’una o dell’altra in funzione della posizione in cui si trovano, della richiesta di banda e della convenienza tariffaria. Un’altra area cruciale è poi costituita dalla diffusione delle applicazioni video, sia nelle reti mobili sia in quelle fisse, che alcuni carrier stanno cercando di stimolare su un mercato di massa. La nascita e lo sviluppo di nuovi servizi integrati voce, video e dati, è una realtà sempre più evidente, grazie anche all’evoluzione tecnologica degli apparati di networking, che consente di creare reti “intelligenti” in grado di rendere disponibili i servizi convergenti anche agli utenti remoti con la stessa velocità, disponibilità e affidabilità garantita alle sedi principali delle aziende. La molla competitiva rappresenterà comunque un ulteriore stimolo a migliorare o creare nuove applicazioni. “La concorrenza fra fornitori e operatori del settore – dice Gianluca Ferré, direttore sviluppo business IP Communications in Cisco Systems Italy – porterà inevitabilmente ad arricchire l’offerta dei servizi, e un impulso decisivo verrà dato dalla convergenza fisso-mobile, cui assisteremo nei prossimi anni. Invece, fattori inibitori possono essere norme legislative anacronistiche di protezione dello status quo e l’inerzia organizzativa di aziende che non sappiano cogliere il valore della convergenza, mentre dal punto di vista tecnologico il tema della sicurezza deve essere affrontato organicamente”. Secondo Gianpiero Bianchi, direttore marketing strategico di Tecnonet, uno dei principali ostacoli alla diffusione dei nuovi servizi voce e dati è la mancanza di compatibilità tra i diversi sistemi. “Questo – spiega – è un pesante condizionamento e qui mi riferisco in particolare alle tecnologie VoIP (Voice over IP), dove non c’è quasi compatibilità tra i diversi sistemi. Poco è stato fatto in questa direzione. C’è poi una certa confusione per quel che riguarda la banda trasmissiva, che è un fattore determinante per lo sviluppo e l’utilizzo dei nuovi servizi voce-dati. Oggi stiamo assistendo a un rafforzamento di offerta commerciale per la banda erogata su tecnologie xDSL (Digital subscriber line) e sempre meno per quella fornita tramite fibra ottica. Faccio fatica a pensare che sia una scelta tecnologica, ma certamente è una scelta dettata da aspetti economici. Dopo la bolla speculativa, siamo passati dall’euforia al palliativo della spesa minore per avere ‘le stesse cose’, ben sapendo che un collegamento in fibra ottica offre prestazioni ben diverse da un link xDsl”. Sempre in tema di interoperabilità, anche Cristian Randieri, presidente e amministratore delegato di Intellisystem Technologies, sottolinea fra i fattori chiave per lo sviluppo dei servizi voce e dati l’importanza di utilizzare architetture standard su canali di comunicazione standard come quello fornito dal protocollo Tcp/Ip. Randieri sottolinea inoltre il ruolo strategico delle attività di ricerca e sviluppo, di cui purtroppo in Italia ben poche aziende fanno il loro pilastro fondamentale. “Questo fenomeno – dice – si ripercuote notevolmente sulla riduzione di competitività favorendo l’appiattimento dell’offerta”.

Banda larga e ‘killer application’

La banda larga è di certo il mezzo abilitante essenziale per poter realizzare nuovi servizi che si possano definire a tutti gli effetti ‘multimediali’ e per diffondere l’adozione di applicazioni convergenti. “In particolare – commenta Ferré – stiamo già assistendo allo sviluppo di offerte per le aziende in chiave VoIP e IP telephony di tipo ‘managed’ da parte dei maggiori service provider anche in Italia”. L’integrazione del video di qualità nelle normali telefonate IP consentirà agli operatori di rete fissa di colmare il gap di servizi che si è venuto a creare nei confronti degli operatori mobili e di interoperare con essi. Fra l’altro i nuovi telefoni IP sono in grado di navigare su Internet/Intranet e possono accedere a nuovi servizi applicativi. Con la banda larga, le soluzioni di messaggistica unificata (voce, e-mail, fax, sms, video) potranno diventare strumenti efficaci ed economici di comunicazione sia interna che esterna, mentre le applicazioni di collaborazione multimediale (‘rich-media conferencing’) consentiranno di creare gruppi di lavoro produttivi, indipendenti dalla localizzazione fisica dei partecipanti. Si potrà essere raggiungibili a un unico numero sia su telefono fisso che su telefono mobile, secondo la propria convenienza. Ma quale sarà la ‘killer application’ in grado di diffondersi rapidamente sul mercato? “Non ci sarà un’unica ‘killer application’ uguale per tutti aggiunge Ferré – ma ogni azienda avrà la risposta alle proprie esigenze di comunicazione multimediale. In area consumer i servizi di comunicazione si affermeranno per l’economicità e la multimedialità dei servizi di telefonia IP, in un contesto di evoluzione degli operatori verso servizi ‘triple-play’ (voce, video e dati integrati) sempre più aggressivi”. Nel mercato dei nuovi servizi voce e dati, secondo Randieri, non si può parlare di killer application, poiché i flussi multimediali prevedono ormai l’integrazione della tecnologia voce all’interno di quella dati. Per lo stesso motivo Bianchi ritiene che la killer application possa identificarsi nello stesso ‘mix voce-dati’: “Sono convinto che non si possa più parlare di questi due temi in modo separato. La voce è ormai un pacchetto che viaggia su rete dati. Anche se siamo collegati con un telefono tradizionale, le varie centrali telefoniche sono ormai collegate tra loro con circuiti dati”. Flaiani individua un trend importante nella migrazione su reti IP dei servizi voce a livello corporate: “Questa transizione è appena cominciata e si porterà dietro tutta una serie di applicazioni basate su un nuovo livello di integrazione tra voce e dati. Ma non è detto che si materializzerà qualcosa definibile come ‘killer application’ e nemmeno che questo sia necessariamente un male”.

Messaggistica istantanea in Telecom Italia

In ambito aziendale, una delle applicazioni più interessanti dei servizi integrati è la messaggistica istantanea (instant messaging), grazie a cui l’addetto di un’impresa è in grado di comunicare la propria presenza on line anche a fornitori, clienti o business partner e di collaborare con loro attraverso la rete condividendo informazioni, scambiando file o utilizzando tecnologie di audio e videocomunicazione (videoconferenza, ecc.). Un caso recente è quello di Telecom Italia, che ha adottato la piattaforma di instant messaging di Microsoft (Office Live Communication Server 2005). A spiegare i vantaggi che l’operatore di telecomunicazioni ha tratto da questa evoluzione è Maurizio Salvi, responsabile dei servizi di infrastruttura del reparto It di Telecom. Qui la posta elettronica, sia per la comunicazione interna che quella verso i clienti, è un servizio essenziale che deve funzionare sempre senza interruzioni: “Abbiamo voluto creare – dice Salvi – una piattaforma basata su un nuovo livello di comunicazione, sulla quale gestire e mantenere i servizi che intendiamo erogare”. Il maggior grado d’integrazione delle comunicazioni interne che i dipendenti riescono a raggiungere usando la messaggistica immediata anziché la posta elettronica consente ad esempio d’inviare meno messaggi e file via e-mail e quindi di ridurre il carico di lavoro a cui sono sottoposti i server di posta, nonché lo spazio di archiviazione necessario sugli stessi. Inoltre ora Telecom riesce a fornire l’accesso agli elenchi di contatti e alle funzionalità di presenza in rete e di collaborazione in tempo reale anche al proprio personale in mobilità e ai dipendenti fuori sede, senza limiti geografici e in maniera indipendente dal tipo di dispositivo utilizzato (pc desktop, notebook, palmare o smartphone). L’applicazione utilizza il concetto di Active Directory per gestire l’accesso ai servizi di rete, dividendo i diversi utenti in tre classi: gli addetti della classe base possono utilizzare solo le funzionalità di messaggistica immediata e di verifica della presenza in rete dei loro colleghi, mentre i dipendenti della classe media hanno un profilo con privilegi che consentono loro anche di trasferire file e condividere applicazioni. Infine il personale appartenente alla classe superiore, come i responsabili e manager di alto livello, ha accesso anche ai servizi di videoconferenza. Per fornire quest’ultima funzionalità la soluzione di Microsoft è infatti in grado di integrarsi sia con sistemi di telefonia tradizionali (centralini Pbx, ecc.) sia con sistemi VoIP (Voice over IP) e varie applicazioni di videocomunicazione.

Video call center per i terminali Umts 

Infocall, fornitore per gli operatori di telefonia mobile di servizi di directory assistance come “Servizio 412”, ha siglato un accordo con Abbeynet, società attiva nello sviluppo di tecnologie VoIP (Voice over IP). L’intesa riguarda la fornitura a Infocall di una piattaforma tecnologica per la gestione di video e voce su IP che le consente di mettere a disposizione dei clienti dell’operatore di telefonia mobile “3” il servizio Video412. Quest’ultimo dà la possibilità agli operatori del call center di rispondere alle videochiamate dei clienti di 3 che chiedono informazioni sugli abbonati telefonici. In particolare, la tecnologia di Abbeynet è basata su protocollo Sip (Session initiation protocol) e permette di ricevere le chiamate video provenienti dai terminali mobili Umts (Universal mobile telecommunications System) dell’operatore, indirizzandole su una rete IP e poi smistandole alle varie postazioni degli addetti al call center.

Realizzazioni in tutti i settori

 L’integrazione di voce e dati su IP si presta ad applicazioni nei campi più disparati: per esempio Tecnonet ha creato per conto del Csi (Consorzio sistema informativo) Piemonte la rete VoIP della provincia di Torino, che si caratterizza come un’infrastruttura mista, formata da oltre 600 telefoni IP e da 2 Pabx (Private automatic branch exchange – centralino) tradizionali con relativi telefoni e servizi. Sempre Tecnonet ha creato una piattaforma VoIP per collegare in rete con applicazioni integrate diverse filiali italiane di Kuwait Petroleum e, ancora, per Coldiretti ha installato terminali VoIP per collegare gli uffici remoti alla sede centrale, dotata di Pabx tradizionale. Un’applicazione di videcomunicazione e videoconferenza di Aethra, collegabile sia su rete IP che su linee tradizionali Isdn (Integrated services digital network), è invece stata acquisita dal Gruppo spagnolo Gas Natural, una multinazionale con oltre nove milioni di clienti che commercializza e distribuisce gas naturale in Spagna, America Latina e Italia. Avendo sedi in Argentina, Colombia, Brasile, Messico, Italia e Portorico, Gas Natural ha utilizzato la videocomunicazione per far interagire il personale a distanza in modo facile, economico e professionale. Per il Consiglio della Presidenza dei ministri, Intellisystems ha invece utilizzato delle network camera dotate di sistemi embedded per mostrare su Web via normale browser, all’interno del sito del ministero per le Pari opportunità, un evento pubblico. Un altro è il caso di Brembo Freni, che ha adottato una soluzione di telefonia IP convergente anche nel mondo wireless, formata da telefoni IP Wi- Fi, da un sistema di messaggistica unificata (Um, Unified messaging) e da un sistema di sicurezza integrata forniti da Cisco.

Intervista a cura di Giorgio Fusari pubblicata sulla rivista Elettronica Oggi N. 345 – Maggio 2005

Con Cristian Randieri, presidente e amministratore delegato di Intellisystem Technologies; Roberto Flaiani, direttore marketing strategico di Aethra; Gianluca Ferrè, business development manager IP Communications di Cisco Systems Italy; Gianpiero Bianchi, direttore marketing strategico di Tecnonet.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/eo-maggio-2005/

GIE 25 Aprile 2005 - Nuovi settori per il mercato elettrico - Intellisystem Technologies

New Areas for the Electricity Market: Intervista “Nuovi Settori per il Mercato Elettrico”

In questo numero abbiamo voluto dare spazio ad alcuni comparti produttivi che sono stati avvicinati dalla distribuzione. Ecco i pareri di alcuni grossisti e produttori.

Con Cristian Randieri, Presidente e Ceo di Intellisystem Technologies; Giancarlo Mantelli, amministratore unico della Imat Felco; Angelo Bergamelli, amministratore delegato di Elettrobergamo e vicepresidente Fngdme; Paolo Cipriani, Direttore commercial di Targetti; Lorenzo Bonadeo, Market Operations Enterprise di 3M Telecomunicazioni; Ermes Torresan, Direttore Commerciale di Bpt; Agostino Barbati, Amministratore di Dossena; Giorgio Mura, Direttore Commerciale e Amministratore delegato di Orieme.

Talvolta, all’interno delle pagine di questa rivista, abbiamo affrontato argomenti che hanno toccato specifiche tematiche di un settore complesso e articolato come quello del mercato del settore elettrico, puntando alla focalizzazione delle problematiche che hanno maggiormente influenzato il comparto – in modo positivo o negativo – negli ultimi anni. Abbiamo posto domande e analizzato argomentazioni insieme a importanti interlocutori del mondo imprenditoriale, a responsabili legati alle diverse associazioni di categoria e alle federazioni nazionali che rappresentano un punto focale della filiera del comparto elettrico; infine, ai titolari di diverse realtà che da svariati anni operano nell’ambito della distribuzione.

———

Di seguito riportiamo l’estratto dell’articolo riguardante le risposte date da parte del nostro Presidente e CEO Cristian Randieri

Il mercato

Grazie alla continua convergenza di discipline quali elettronica, telecomunicazioni e informatica, tutti i sistemi si sono evoluti nella direzione del controllo automatizzato a distanza, con correlazioni di sinergia verso altri sistemi per la globalizzazione di processi affini. L’avvento informatico supporta lo sviluppo sostenibile mediante unità di controllo globali ad ampio raggio di connessioni, con l’eliminazione quasi totale dell’elemento di controllo elettromeccanico locale. Si ha cioè la reingegnerizzazione dei sistemi esistenti. Va da sé che il riuso dei sistemi esistenti è un notevole risparmio di risorse con tutto ciò che esso comporta sia in termini di energia sia di fattori ambientali ed ecologici. Un altro apporto all’incremento del rendimento dei sistemi si ottiene quando questi possono essere controllati e gestiti in modo continuo: controllo e gestione rappresentano sia la vita fisica dei sistemi sia la vita relazionale nell’ottica dei rendimenti e delle sinergie che si possono attuare tra due o più correlazioni. L’elemento informatico oggi si avvale di Internet che, nello scambio delle informazioni, è capace di minimizzare il fattore tempo e annullare il fattore spazio. La reingegnerizzazione dei sistemi quindi deve passare da Internet, che si propone come elemento indispensabile per le finalità proposte. Tanto per fare un esempio, un tornio ingegnerizzato secondo i criteri passati è una macchina che, perfetta quanto si vuole, richiede l’elemento umano che la controlli da vicino o manualmente o mediante pc o rete locale. Tramite Internet è possibile gestirla da qualunque distanza e in qualunque momento. In conclusione, a mio avviso i mercati più promettenti di oggi sono quelli che si occupano di reengineering unitamente al telecontrollo remoto basato su reti globali quali Internet. Stanno nascendo nuovi mercati che vertono il loro interesse sull’utilizzo di architetture standard su canali di comunicazione standard, enfatizzando il più possibile il concetto di microarchitettura distribuita.

Le caratteristiche del distributore

L’utilizzo di nuove tecnologie da sempre implica un continuo aggiornamento del personale addetto alle vendite. Il classico distributore dei prodotti Intellisystem Technologies è un distributore che sicuramente intende investire prima sulle nostre idee e poi sui nostri prodotti. Il concetto rivoluzionario che la nostra azienda intende diffondere si può brevemente ricondurre alla cosiddetta “teoria dei mattoncini Lego”. Secondo questa teoria, il compito del produttore è quello di produrre quanti più mattoncini possibili affinché il distributore li possa mettere assieme per poter elaborare la propria costruzione. Ogni distributore, in funzione della propria creatività e della domanda, a sua volta venderà soluzioni e non solamente prodotti. Se facciamo riferimento alle varie famiglie di prodotti Intellisystem Technologies, troviamo prodotti che opportunamente combinati tra loro possono dare vita a sistemi e soluzioni per il reengineering e il telecontrollo remoto, che vanno dalla domotica all’automazione, alla telemedicina. Intellisystem Technologies ha messo a punto soluzioni embedded che, basandosi sull’utilizzo della suite di protocolli TCP/IP, permettono di risolvere innumerevoli problematiche inerenti il reengineering mediante il telecontrollo distribuito. Oggi la vera e propria sfida risiede nella capacità tecnologica delle aziende di mettere a punto soluzioni tecnologicamente avanzate con un time to market bassissimo. Purtroppo, in Italia, le aziende che fanno della ricerca e sviluppo il proprio pilastro fondamentale sono ben poche. Tale fenomeno si ripercuote notevolmente sulla riduzione della competitività, favorendo l’appiattimento dell’offerta.

Le prospettive

Le prospettive per i nostri distributori sono sicuramente molteplici se si è disposti ad entrare nell’ottica di vendere soluzioni e non limitarsi semplicemente alla vendita dei prodotti. In questo modo ogni distributore può creare il proprio mercato con offerte/soluzioni pacchettizzate che rappresenteranno uno strumento indispensabile per fidelizzare gli installatori; questi, con opportuni corsi di formazione, saranno capaci di affrontare le diverse problematiche che il mercato pone. L’idea di Intellisystem Technologies è quella di creare diversi centri di formazione permanente in tutta Italia, per la maggior parte dei casi di competenza dei distributori. In questo modo è possibile creare una rete capillare di formazione e supporto alla vendita a valore aggiunto. La nostra filosofia è quella di indirizzare a tutti le nuove tecnologie presenti sul mercato abbinandole al rigore scientifico, espandendo così in tutte le direzioni gli apporti di utilità che da essa possono derivare, unitamente ad attività collaterali di sviluppo, diffusione, vendita e assistenza. 


Intervista a cura di Gianluca Cupellini e Giuliano Mapelli, pubblicata sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 6 – 25 Aprile 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-25-aprile-2005/

CE Aprile 2005 - Le opportunità dei nuovi mercati - Intellisystem Technologies

Le opportunità dei nuovi mercati: Intervista a Cristian Randieri – Commercio Elettrico

Con Cristian Randieri, Presidente e Ceo di Intellisystem Technologies; Giancarlo Mantelli, amministratore unico della Imat Felco; Angelo Bergamelli, amministratore delegato di Elettrobergamo e vicepresidente Fngdme; Paolo Cipriani, Direttore commercial di Targetti; Lorenzo Bonadeo, Market Operations Enterprise di 3M Telecomunicazioni; Ermes Torresan, Direttore Commerciale di Bpt; Agostino Barbati, Amministratore di Dossena; Giorgio Mura, Direttore Commerciale e Amministratore delegato di Orieme.

———

Di seguito riportiamo l’estratto dell’articolo riguardante le risposte date da parte del nostro Presidente e CEO Cristian Randieri

Il mercato  

Grazie alla continua convergenza di discipline quali elettronica, telecomunicazioni e informatica, tutti i sistemi si sono evoluti nella direzione del controllo automatizzato a distanza, con correlazioni di sinergia verso altri sistemi per la globalizzazione di processi affini. L’avvento informatico supporta lo sviluppo sostenibile mediante unità di controllo globali ad ampio raggio di connessioni, con l’eliminazione quasi totale dell’elemento di controllo elettromeccanico locale. Si ha cioè la reingegnerizzazione dei sistemi esistenti. Va da sé che il riuso dei sistemi esistenti è un notevole risparmio di risorse con tutto ciò che esso comporta sia in termini di energia sia di fattori ambientali ed ecologici. Un altro apporto all’incremento del rendimento dei sistemi si ottiene quando questi possono essere controllati e gestiti in modo continuo: controllo e gestione rappresentano sia la vita fisica dei sistemi sia la vita relazionale nell’ottica dei rendimenti e delle sinergie che si possono attuare tra due o più correlazioni. L’elemento informatico oggi si avvale di Internet che, nello scambio delle informazioni, è capace di minimizzare il fattore tempo e annullare il fattore spazio. La reingegnerizzazione dei sistemi quindi deve passare da Internet, che si propone come elemento indispensabile per le finalità proposte. Tanto per fare un esempio, un tornio ingegnerizzato secondo i criteri passati è una macchina che, perfetta quanto si vuole, richiede l’elemento umano che la controlli da vicino o manualmente o mediante pc o rete locale. Tramite Internet è possibile gestirla da qualunque distanza e in qualunque momento. In conclusione, a mio avviso i mercati più promettenti di oggi sono quelli che si occupano di reengineering unitamente al telecontrollo remoto basato su reti globali quali Internet. Stanno nascendo nuovi mercati che vertono il loro interesse sull’utilizzo di architetture standard su canali di comunicazione standard, enfatizzando il più possibile il concetto di microarchitettura distribuita.

Le caratteristiche del distributore   

L’utilizzo di nuove tecnologie da sempre implica un continuo aggiornamento del personale addetto alle vendite. Il classico distributore dei prodotti Intellisystem Technologies è un distributore che sicuramente intende investire prima sulle nostre idee e poi sui nostri prodotti. Il concetto rivoluzionario che la nostra azienda intende diffondere si può brevemente ricondurre alla cosiddetta “teoria dei mattoncini Lego”. Secondo questa teoria, il compito del produttore è quello di produrre quanti più mattoncini possibili affinché il distributore li possa mettere assieme per poter elaborare la propria costruzione. Ogni distributore, in funzione della propria creatività e della domanda, a sua volta venderà soluzioni e non solamente prodotti. Se facciamo riferimento alle varie famiglie di prodotti Intellisystem Technologies, troviamo prodotti che opportunamente combinati tra loro possono dare vita a sistemi e soluzioni per il reengineering e il telecontrollo remoto, che vanno dalla domotica all’automazione, alla telemedicina. Intellisystem Technologies ha messo a punto soluzioni embedded che, basandosi sull’utilizzo della suite di protocolli TCP/IP, permettono di risolvere innumerevoli problematiche inerenti il reengineering mediante il telecontrollo distribuito. Oggi la vera e propria sfida risiede nella capacità tecnologica delle aziende di mettere a punto soluzioni tecnologicamente avanzate con un time to market bassissimo. Purtroppo, in Italia, le aziende che fanno della ricerca e sviluppo il proprio pilastro fondamentale sono ben poche. Tale fenomeno si ripercuote notevolmente sulla riduzione della competitività, favorendo l’appiattimento dell’offerta.

Le prospettive   

Le prospettive per i nostri distributori sono sicuramente molteplici se si è disposti ad entrare nell’ottica di vendere soluzioni e non limitarsi semplicemente alla vendita dei prodotti. In questo modo ogni distributore può creare il proprio mercato con offerte/soluzioni pacchettizzate che rappresenteranno uno strumento indispensabile per fidelizzare gli installatori; questi, con opportuni corsi di formazione, saranno capaci di affrontare le diverse problematiche che il mercato pone. L’idea di Intellisystem Technologies è quella di creare diversi centri di formazione permanente in tutta Italia, per la maggior parte dei casi di competenza dei distributori. In questo modo è possibile creare una rete capillare di formazione e supporto alla vendita a valore aggiunto. La nostra filosofia è quella di indirizzare a tutti le nuove tecnologie presenti sul mercato abbinandole al rigore scientifico, espandendo così in tutte le direzioni gli apporti di utilità che da essa possono derivare, unitamente ad attività collaterali di sviluppo, diffusione, vendita e assistenza.


Intervista pubblicata sulla rivista Commercio Elettrico N. 4 – Aprile 2005, a cura di Gianluca Cupellini e Giuliano Mapelli.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/ce-aprile-2005/

A versatile device for Building Automation - Intellisystem - randieri

A versatile device for Building Automation

Frutto di una costante ricerca dell’innovazione e dell’adeguamento alla domanda crescente di prodotti destinati all’automazione domestica, Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it) risponde con la produzione di un rivoluzionario sistema denominato Recs Home, acronimo di Remote Ethernet Control System Home. Il sistema introdotto è un Network Controller capace di gestire sino ad 8 ingressi ed 8 uscite digitali. Per la sua gestione non necessita di alcun pc o software poiché di fatto Recs Home racchiude nella propria architettura embedded un potente webserver d’ultima generazione. Grazie a queste caratteristiche è possibile controllare attraverso Internet qualsiasi dispositivo della propria abitazione annullando di fatto i confini che ci separano dalla nostra dimora quando ci si trova al di fuori di essa. Infatti basta una connessione ad Internet per poter accedere al pannello di controllo di Recs Home e gestire i vari elettrodomestici o sistemi che si decidono di telecontrollare.

Recs Home - Intellisystem Randieri

Abbinando a Recs Home una qualsiasi network camera della linea Intellisystem Technologies è possibile interagire con la propria casa anche in modo audio-visivo riuscendo a percepire la sensazione di essere presenti quando si attiva o disattiva un elettrodomestico. Basti pensare ad esempio che è possibile attivare a distanza il proprio forno a microonde, controllare lo stato di cottura del cibo e quindi disattivarlo quando si ritiene opportuno che sia stato raggiunto il grado di cottura desiderato. Oppure si potrebbe pensare di fornire la corretta razione di cibo al proprio animale domestico, procurare l’apertura di un cancelletto per farlo uscire nel giardino e così via a tutto l’immaginario possibile. Poiché il dispositivo è stato progettato per lavorare tramite Internet particolare attenzione è stata curata nella tutela della privacy per cui è possibile accedere al sistema in modo riservato mediante l’utilizzo di password d’accesso al sistema. Recs Home è un sistema aperto realizzato appositamente per poterne personalizzare l’uso grazie all’apposito Sdk (Software Deleping Kit) che a richiesta degli sviluppatori Intellisystem Technologies mette a disposizione.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Commercio Elettrico N. 3 – Marzo 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/ce-marzo-2005/

RECS Home - Intellisystem - Randieri

RECS Home “Remote Ethernet Control System Home”

Frutto di una costante ricerca dell’innovazione e dell’adeguamento alla domanda crescente di prodotti destinati all’automazione domestica Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it) risponde con la produzione di un rivoluzionario sistema denominato Recs Home, acronimo di Remote Ethernet Control System Home. Il sistema introdotto è un Network Controller capace di gestire sino ad 8 ingressi ed 8 uscite digitali. Per la sua gestione non necessita di alcun pc o software poiché di fatto Recs Home racchiude nella propria architettura embedded un potente webserver d’ultima generazione. Grazie a queste caratteristiche è possibile controllare attraverso Internet qualsiasi dispositivo della propria abitazione annullando di fatto i confini che separano dalla dimora quando ci si trova al di fuori di essa. Infatti basta una connessione ad Internet per poter accedere al pannello di controllo di Recs Home e gestire i vari elettrodomestici o sistemi che si decidono di telecontrollare. Abbinando a Recs Home una qualsiasi network camera della linea Intellisystem Technologies è possibile interagire con la propria casa anche in modo audio visivo riuscendo a percepire la sensazione di essere presenti quando si attiva o disattiva un elettrodomestico. Basti pensare ad esempio che è possibile attivare a distanza il proprio forno a microonde, controllare lo stato di cottura del cibo e quindi disattivarlo quando si ritiene opportuno che sia stato raggiunto il grado di cottura desiderato. Oppure si potrebbe pensare di fornire la corretta razione di cibo al proprio animale domestico, procurare l’apertura di un cancelletto per farlo uscire nel giardino e così via a tutto l’immaginario possibile. Poiché il dispositivo è stato progettato per lavorare tramite Internet, particolare attenzione è stata curata nella tutela della privacy per cui è possibile accedere al sistema in modo riservato mediante l’utilizzo di password d’accesso al sistema. Recs Home è un sistema aperto realizzato appositamente per poterne personalizzare l’uso grazie all’apposito Sdk (Software Deleping Kit) che a richiesta degli sviluppatori Intellisystem Technologies mette a disposizione.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico  N. 4 – 25 Marzo 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-25-marzo-2005/

Remote monitoring of premature infants Intellisystem Randieri

Active Child Monitor – A New Solution for “Remote Monitoring of Premature Infants”

Active Child Monitor è la soluzione adottata dall’ospedale di Cagliari per il monitoraggio a distanza dei neonati prematuri 

Fa parte della natura dell’essere umano prendersi cura della propria prole con ogni mezzo. Dopo la nascita, in particolare, il neonato ha bisogno di un contatto continuo, specialmente con la madre dal cui grembo si è dovuto separare. Purtroppo, non tutti i neonati sono fortunati; alcuni di essi, causa la loro nascita prematura, devono rimanere in ospedale in reparti speciali per completare correttamente il proprio accrescimento. Data la fragilità e la sensibilità di questi neonati all’esposizione ad agenti patogeni, i reparti che li ospitano sono delle vere e proprie sale asettiche, messe a punto per limitare al massimo le possibilità di contagio da qualsiasi forma di batterio o virus veicolato da altri esseri umani. Per tutelare il prematuro, dunque, si è costretti a limitare i contatti di quest’ultimo con chi proviene dall’esterno, consentendo l’accesso alla sala solamente al personale medico e paramedico. Tale cautela, però, si ripercuote anche sui genitori, ai quali viene consentito di vedere il bimbo solo poche ore al giorno. Inoltre i prematuri, proprio per il loro stato di fragilità, devono essere costantemente monitorati, specialmente se presentano problemi cardiaci. Da non trascurare, infine, è l’aspetto psicologico che colpisce i genitori, dovuto alla separazione dal proprio figlio. Da qui nasce l’esigenza di fornire un supporto tecnologico che permetta da un lato il monitoraggio dei prematuri per le emergenze cliniche; dall’altro la possibilità per la famiglia di avere un contatto con prematuri prematuro senza entrare nella sala di degenza. Attualmente, per il monitoraggio dei pazienti si utilizzano sistemi classici di videosorveglianza che prevedono l’installazione di telecamere analogiche interconnesse mediante cavi coassiali a una centrale, la quale raccoglie i segnali e li smista in adeguati monitor o apparati per la registrazione. Questo sistema ‘passivo’, però, non è in grado di gestire alcun allarme, poiché non si basa su uno standard di comunicazione. Non permette, quindi, la gestione intelligente delle informazioni rilevate, né di veicolarle attraverso differenti sistemi di visione tra cui PC, palmari ecc. Un altro fattore limitante è la tipologia del sistema, in cui le telecamere sono collegate a un nodo centrale normalmente rappresentato da un multiplexero quad. Si tratta di una struttura economica, ma vulnerabile, poiché se il nodo centrale del sistema si guasta, l’intero impianto va fuori servizio. Per quanto concerne il cablaggio. Se si utilizza un unico cavo coassiale per veicolare un segnale video composito non si possono veicolare altre informazioni tipo audio o altri dati in genere. Per farlo occorrono più cavi, che possono avere natura diversa in funzione del segnale da veicolare. Inoltre, con una tipologia d’interconnessione degli apparati di tipo punto-punto, ogni telecamera è connessa al nodo centrale tramite un cavo, con conseguente notevole ingombro in caso occorra installare più telecamere.

 

Active Child Monitor consente il monitoraggio dei neonati prematuri in assenza di personale nella sala in cui sono ricoverati

Active Child Monitor consente il monitoraggio dei neonati prematuri in assenza di personale nella sala in cui sono ricoverati

Più vicini al proprio bebè

I laboratori di ricerca e sviluppo di lntellisystem Technologies, dietro richiesta della società cagliaritana Passamonti, hanno contribuito alla messa a punto di un progetto sperimentale che consente il monitoraggio continuo dei neonati prematuri anche in assenza di personale nella sala in cui sono ricoverati. L’idea base sulla quale verte l’intero rilevare il vagito del neonato mediante progetto è quella di creare un sistema un sensore. L’attivazione di quest’ultimo aperto a future integrazioni, con uno standard non proprietario. Per soddisfare questi requisiti è stato scelto il protocollo TCP/ I P Il cablaggio su rete Ethernet permette di veicolare qualsiasi tipo di informazione audio, video, dati; la topologia a stella, poi, riduce drasticamente il numero di interconnessioni. La soluzione proposta da lntellisystem Technologies è stata integrata nel software Child System Contrai, sviluppato da Passamonti. Il sistema permette al personale medico e/o paramedico di monitorare on demand la condizione dei neonati da una sala operativa o da palmare. Il tutto avviene attraverso un sistema di ripresa video embedded che si avvale di moderne network-camere, interconnesse all’infrastruttura di rete ospedaliera tramite il protocollo TCP/ I P. In caso di emergenza il dispositivo progettato da lntellisystem Technologies, denominato Active Child Contrai, permette di avviene al superamento di una certa soglia di rumore, che può essere impostata sul pannello frontale del dispositivo. Oltre a fungere da sensore il prodotto è corredato di opportune uscite che generano un impulso elettrico capace di pilotare le network-camere e inviare immagini ad alta definizione del prematuro ai genitori. Questi ultimi possono così vedere, mediante Internet, in tempo reale, ciò che sta accadendo presso la culla del bimbo. Parallelamente a ciò, nella sala operativa viene abilitato un canale audio che riporta il pianto del neonato, evidenziando con una luce rossa l’evento per richiamare l’attenzione dell’operatore di turno. L’impianto rimane in stato d’allarme fino a quando viene disattivato mediante un pulsante, posto presso la culla. Il sistema è stato progettato per gestire anche gli allarmi provenienti da alcuni strumenti per il life support tra i quali il cardiomonitor. Questo emette un suono d’allarme quando i parametri fisiologici del miocardio del prematuro si allontanano dai valori definiti come normali per il suo caso. Questo sistema è stato installato e reso operativo presso la Clinica Pediatrica di Cagliari; si sta ora valutando la possibilità di estendere la sperimentazione ad altri centri di neonatologia.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Fieldbus & Networks – Marzo 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/fn-marzo-2005/

A New TCP-IP Vision System - Intellisystem - Randieri

A New TCP/IP Vision System

Intellisystem Technologies ha progettato e realizzato IT310W, un sistema per il settore della visione artificiale caratterizzato da facilità di configurazione e dall’impiego del protocollo comunicazione TCP/IP. Si tratta di un sistema aperto che consente agli sviluppatori e agli integratori di sistemi per la visione artificiale di realizzare nuove applicazioni indipendenti dalla piattaforma. IT310W è costituito da un dispositivo in grado di muoversi lungo i due assi X e Y e dotato di comunicazione wireless sul protocollo 802.11. Le caratteristiche in particolare sono: sistema di ripresa delle immagini e dell’audio basato su un motore di compressione Mpeg4 on chip che garantisce alta qualità delle immagini e dell’audio con una ridotta larghezza di banda; capacità di orientare la telecamera da remoto secondo i due assi X e Y, zoom 4x, funzione auto PAN; mobilità del sistema all’interno di un’infrastruttura di rete; selezione della qualità delle immagini in termini di risoluzione e fattore di compressione; possibilità di definire via software aree sensibili all’interno dell’area di ripresa che possono attivare allarmi software e hardware programmabili; potente gestore degli eventi programmabile dinamicamente mediante scheduler o interrupt; movimentazione in locale tramite telecomando a infrarossi; controllo dell’input/output mediante due canali, uno di input e uno di output digitale che permettono la gestione di apparecchiature elettroniche di terze parti quali ad esempio attuatori e sensori; uscita video composito per connessione ad apparecchiature di terze parti.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Automazione Oggi N. 278 – Marzo 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/ao-marzo-2005/

Intellisystem Technologies