Safety & Security - July/August 2016

SS July/August 2016

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SMART CITY PIU’ SICURE CON LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TELECAMERE DI RETE INTELLIGENTIĀ 

di Cristian Randieri

Diversi fattori tra loro convergenti, quali il crescente bisogno di sicurezza urbana, lā€™esigenza di una maggiore fruibilitĆ  di servizi pubblici e di diffusione delle informazioni, nonchĆ© lā€™attenzione sempre maggiore rivolta al risparmio energetico e allā€™ambiente, hanno spinto le grandi aree metropolitane di tutto il mondo a ripensare la modalitĆ  attraverso cui gestire la sicurezza di ogni cittadino secondo i piĆ¹ moderni canoni della Smart City.

Oggi una cittĆ  a misura dā€™uomo, piĆ¹ sicura, con una comunicazione efficace, un turismo florido e unā€™aria piĆ¹ salubre non puĆ² prescindere dallā€™uso combinato delle moderne tecnologie che assieme rientrano nella definizione concreta del concetto di Smart City. La cittĆ  intelligente, intesa come tale, ĆØ un progetto urbanistico in grado di connettere tecnologia e capitale umano capace di rendere piĆ¹ sostenibile lā€™ambiente in cui viviamo migliorando la vita dei cittadini, riducendo al tempo stesso lā€™impatto ambientale dello sviluppo e rendendo piĆ¹ accessibili i servizi.Ā La sicurezza urbana ĆØ da sempre stato un argomento molto controverso e ampiamente dibattuto che riguarda la gestione delle cittĆ . Oggi la prevenzione delle nuove forme di crimine richiede un controllo sempre piĆ¹ capillare del territorio, imponendo alle amministrazioni locali costi rilevanti a cui si sommano i continui tagli alle forze dellā€™ordine, mettendo in crisi la capacitĆ  di monitoraggio della sicurezza dei cittadini. Se poi consideriamo le frequenti catastrofi naturali che affliggono il nostro paese, e lā€™accentuata instabilitĆ  politica sul territorio (sia nazionale che estero) da cui scaturiscono nuovi rischi ambientali e terroristici, si manifesta sempre piĆ¹ lā€™esigenza di avere una maggiore capacitĆ  non solo di prevedere e prevenire ma soprattutto reagire tempestivamente alle potenziali situazioni di crisi.

In tutti questi aspetti le tecnologie piĆ¹ moderne svolgono un ruolo di fattore abilitante fondamentale se usate con intelligenza e lungimiranza. Il principio guida alla base di qualsiasi Smart City usa lā€™innovazione per migliorare la qualitĆ  della vita delle persone con il fine di accrescere il loro benessere equo e sostenibile favorendo nel contempo la nascita e il consolidamento di una comunitĆ  destinata a crescere sempre piĆ¹ nellā€™immediato futuro. Sotto il profilo della sicurezza anticrimine, se da un lato le cittĆ  del futuro hanno la possibilitĆ  di sfruttare nuove soluzioni tecnologiche sempre piĆ¹ intelligenti, dallā€™altro, il piĆ¹ delle volte il loro pieno utilizzo si trova ad essere limitato da infrastrutture di comunicazione poco efficienti accompagnate da una visione ā€œmiopeā€ da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Queste ultime dovrebbero cambiare il modo di considerare e progettare la sicurezza dei propri cittadini passando dalla cultura dellā€™emergenza a quella della prevenzione, senza trovarsi a dover intervenire impreparati e allā€™ultimo minuto per provare a salvare il possibile. Gli investimenti della pubblica amministrazione dovrebbero essere mirati ad un effettivo miglioramento della sicurezza anzichĆ© migliorarne semplicemente la percezione comune. Di contro i professionisti della sicurezza hanno un ruolo altrettanto importante che non puĆ² semplicemente limitarsi a quello di comparsa, poichĆ© sono chiamati in prima linea col ruolo di autentici artefici del cambiamento. Sono proprio le aziende di settore che investono maggiormente in ricerca e sviluppo (R&S) ad essere le maggiori candidate nel proporre e suggerire soluzioni ancor piĆ¹ sostenibili ed efficaci. CiĆ² che ancora oggi manca ĆØ la cultura e la concretezza per far in modo che il tema Smart City sia attuabile anche nel nostro paese, senza che questa rimanga solamente unā€™idealizzazione di un concetto futuristico pressochĆ© irraggiungibile. PiĆ¹ nel concreto, nelle nostre comunitĆ  bisogna realizzare progetti in cui mettendo al centro le persone si riesca ad interpretare le loro percezioni in merito a come si sentano protetti allā€™interno del contesto in cui vivono. Per esempio sarebbe necessario andare oltre i tipici messaggi della protezione civile e le allerte meteo, favorendo invece la cultura della prevenzione e della sicurezza. Considerato che i problemi che interessano le grandi cittĆ  sono in scala gli stessi delle piccole comunitĆ  ma con esigenze diverse, ĆØ proprio a partire da ciĆ² che la tecnologia da adoperare per contrastare il crimine deve essere adattata al meglio alle specifiche esigenze di un mondo criminale in continua evoluzione. Nelle Smart City la sicurezza ĆØ un bene fondamentale e primario poichĆ© alla base della coesione sociale, proprio per questo una cittĆ  intelligente deve essere considerata un luogo sicuro. Per questa ragione la tecnologia deve non solo coinvolgere attivamente anche i cittadini, ma anche agevolare gli interventi delle Forze dellā€™Ordine. Attualmente le diverse migliaia di telecamere che sorvegliano di continuo le nostre cittĆ  supportano il servizio dā€™ordine pubblico in modo poco ottimale ed efficiente poichĆ© la maggior parte delle volte non sono interconnesse ad un unico centro servizi, limitandosi a delle semplici registrazioni difficili anche da consultare. Da qui la necessitĆ  di ricondurre la sicurezza di una cittĆ  non tanto allā€™esplosione numerica delle telecamere installate, quanto al privilegiare la loro integrazione, la gestione e lā€™analisi delle immagini a favore dellā€™impiego piĆ¹ efficace delle nuove tecnologie. In un contesto di continua crescita della popolazione ĆØ naturale aspettarsi anche un aumento del crimine direttamente proporzionale alla relativa densitĆ .

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Crimine che nelle cittĆ  intelligenti sarĆ  sempre piĆ¹ evoluto e che spingerĆ  le Forze dellā€™Ordine ad essere sempre pronte e piĆ¹ preparate nel garantire la sicurezza anche a fronte dei nuovi scenari molti dei quali imprevedibili. In questā€™ottica, il ruolo della moderna videosorveglianza ĆØ emblematica viste le potenzialitĆ  di un simile strumento. Per migliorare la sicurezza di una cittĆ , contrastando i crimini e assicurando lā€™ordine pubblico, bisogna intervenire in modo capillare partendo dal basso, ovvero dalle strade, utilizzando le telecamere di rete (o piĆ¹ comunemente telecamere IP o Network Camere) come strumento di prevenzione e di indagine sui reati commessi. La videosorveglianza cittadina oltre ad essere uno strumento vero e proprio per garantire la sicurezza, aiuta le persone a sentirsi piĆ¹ sicure a casa loro, proteggendo le strutture e le infrastrutture piĆ¹ critiche da minacce ambientali e criminali. Negli anni lā€™evoluzione della videosorveglianza ha potenziato il valore di tale tecnologia migliorando non solo nel fronte della sicurezza ma anche in quello del ā€œDecision Support Systemā€, offrendo nuovi strumenti a supporto della pianificazione degli interventi immediati ed in tempo reale. Grazie alle nuove modalitĆ  di visione, tipologie di registrazione e di connessione, la video sorveglianza di ultima generazione (molte volte definita col termine videosorveglianza 2.0), ĆØ largamente apprezzata in ogni ambito della sicurezza delle persone e delle cose. Il fulcro di tale evoluzione ĆØ intrinseco nellā€™utilizzo delle telecamere di rete che unitamente ad una migliore gestione delle informazioni associate alle immagini con un maggiore livello di dettaglio e di analisi diventa uno strumento fortemente strategico se applicato nellā€™ottica dei ā€œBig Dataā€. I piĆ¹ moderni sistemi di ripresa IP integrati con una nuova intelligenza applicativa, potenziano ancor piĆ¹ il valore della videosorveglianza.

Le telecamere di rete piĆ¹ moderne, infatti, sono da considerarsi dei veri e propri sensori hi-tech capaci non solo di catturare immagini ad una qualitĆ  superiore, ma anche di integrare al proprio interno degli algoritmi di analisi che oggi rappresentano un tassello fondamentale della moderna tecnologia definita con lā€™Internet of Things (IoT) intesa come elemento basilare su cui poggia lā€™intero concetto di Smart City. Quando si parla di IoT ci si riferisce ad oggetti intelligenti (ovvero capaci di avere una capacitĆ  di elaborare i dati internamente) interconnessi tra loro, meglio identificati come un nodo di una rete tipicamente ethernet.Ā Facendo leva su queste nuove tecnologie ĆØ possibile incrementare la qualitĆ  dei servizi associati alle attivitĆ  di monitoraggio e di controllo, introducendo una nuova capacitĆ  di identificazione e tracciabilitĆ  delle informazioni atte a favorire uno sviluppo sempre piĆ¹ virtuoso delle Smart City. Da quando i sistemi di videosorveglianza fanno di internet un elemento strutturare ĆØ stato possibile acquisire sempre piĆ¹ informazioni interpretabili con un orizzonte di comprensione contestuale piĆ¹ ampio che spazia dal miglioramento del flusso del traffico al sostegno dei servizi on-demand. Secondo i piĆ¹ noti analisti del settore risulta che se siamo ancora allā€™inizio di uno sviluppo massivo che caratterizzerĆ  un mercato delle videosorveglianza sempre piĆ¹ dinamico ed in continua evoluzione. In Italia lā€™ANIE Sicurezza stima per il 2016 un giro dā€™affari pari a 19,4 miliardi di dollari per il mercato che comprende: telecamere, software di gestione video, DVR (Digital Video Recorder), NVR (Network Video Recorder) e storage. Per creare una cittĆ  intelligente del futuro non bastano solo le telecamere intelligenti se queste non sono dovutamente interconnesse tra loro in modo efficace al fine di convergere in una piattaforma operativa centralizzata in cui processare tutte le informazioni acquisiste in campo.

Eā€™ pertanto essenziale, se non fondamentale, che i dati registrati vengano analizzati e trasformati in informazioni interattive che sappiano coinvolgere appieno non solo le istituzioni pubbliche ma anche i cittadini chiamati ad essere parte attiva dellā€™ecosistema intelligente della cittĆ .Ā La carenza di infrastrutture di rete purtroppo ancora oggi rappresenta uno dei punti deboli del nostro Paese. Grazie ai moderni smartphone e tablet tutti i cittadini e turisti, definibili col termine ā€œSmartā€, potranno interagire con le istituzioni fornendo informazioni preziose in tempo reale relative allo stato di sicurezza e alla gestione della cittĆ . In questo modo le amministrazioni locali potranno estendere la loro rete di sensori in modo dinamico e distribuito a costo zero, avendo uno strumento in piĆ¹ per essere informate in anticipo in merito a tutte le possibili allerte, ponendo al tempo stesso i cittadini al centro della cittĆ  intelligente.Ā Si tratta di una svolta epocale, perchĆ© decentralizzando lā€™intelligenza si puĆ² ridurre il carico di lavoro dei sistemi centrali, ma anche il traffico, con vantaggi facilmente intuibili. Infatti ĆØ solamente attraverso una piattaforma di collaborazione comune che tutti i diversi device potranno dialogare tra loro, moltiplicando cosƬ le opportunitĆ  e i vantaggi per tutti i cittadini che devono diventare sempre piĆ¹ ā€œSmartā€.

Eā€™ possibile pertanto prevedere uno scenario di collaborazione in cui sono sempre piĆ¹ coinvolti i social media, che vedono i cittadini trasformarsi da semplici fruitori ad autentici fornitori di informazioni rivelandosi utili per altre persone presenti nella medesima area metropolitana. In questo modo, ĆØ possibile superare tutte le problematiche legate alla mancanza di connessione che spesso rappresentano uno dei principali limiti a un reale sviluppo delle Smart City e al potenziamento dei sistemi di sicurezza giĆ  esistenti. Solo partendo da una base sociale di coesione e partecipazione comune ĆØ possibile sfruttare al meglio i sensori, la piattaforma e le applicazioni che caratterizzeranno le nostre cittĆ . Solo a partire da unā€™attenta analisi contestuale e storica dei dati sarĆ  possibile attivare nuove applicazioni sempre piĆ¹ intelligenti per la cittĆ , come la gestione ottimizzata dellā€™energia, del traffico, del rumore e della sicurezza. Le telecamere di rete racchiudono in se delle grandi potenzialitĆ  ancora oggi non molto sfruttate. Essendo dei veri e propri computer embedded, tipicamente con sistema operativo Linux, ĆØ possibile realizzare al loro interno applicazioni molto complesse e completamente innovative capaci di interagire con altri sensori esterni ed algoritmi che permettono ad esempio la gestione ottimale dellā€™illuminazione pubblica in base alle esigenze di illuminazione reali a favore della riduzione del consumo di energia elettrica. Proprio per questo motivo le telecamere di rete costituiranno la spina dorsale dellā€™internet delle cose cittadina, a condizione che siano progettate per una facile integrazione e con unā€™architettura aperta e scalabile. Se da un lato la tecnologia ĆØ pienamente matura dallā€™altro si riscontra che gli installatori non sono ancora sufficientemente preparati in termini di ā€œIntelligent Content Managementā€ legato allā€™uso della videosorveglianza di nuova generazione dove la security non si limita semplicemente al controllo e monitoraggio di ambienti ma si riferisce soprattutto allā€™analisi dei comportamenti per definire migliori servizi di supporto ai cittadini. Gli installatori che in un prossimo futuro non si aggiorneranno o adegueranno alle nuove tecnologie rischieranno di perdere competitivitĆ  in un mercato fiorente caratterizzato da unā€™elevata dinamicitĆ . Secondo lā€™Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, in Italia, lā€™attenzione dei consumatori a questo tema cresce: quasi il 50% dei proprietari di casa dichiara di essere intenzionato ad acquistare prodotti dalla videosorveglianza caratterizzati da una nuova sensoristica integrata. Il 65% degli utenti, preferirebbe gestire in modo integrato gli oggetti intelligenti. Dal momento che lā€™87% delle soluzioni censite nel rapporto risultano verticali e non integrabili tra di loro e tanto meno con prodotti di altri fornitori: agli installatori ĆØ richiesta una maggiore capacitĆ  dā€™integrazione dei vari prodotti e sistemi. Gli installatori che non faranno un salto di qualitĆ  in questa direzione, diventando dei veri e propri System Integrator, resteranno indietro e verranno superati dai loro colleghi piĆ¹ competenti che meglio si saranno adattati alla continua metamorfosi che investe la pluralitĆ  di nuove tecnologie a supporto non solo delle Smart City ma anche dello Smart Building e della Smart Home. Nellā€™immediato futuro le telecamere di rete intelligenti avranno un ruolo fondamentale nella definizione di una piattaforma aperta per lo sviluppo di nuove applicazioni nel contesto Smart City. OccorrerĆ  lavorare duramente nel mettere a punto a livello normativo la standardizzazione della piattaforma di comunicazione tra i vari sistemi. La nuova frontiera della videosorveglianza sarĆ  il ā€œData Enrichmentā€, ovvero la capacitĆ  di migliorare i dati grezzi acquisiti dalle telecamere superando tutte le limitazioni in cui i dati raccolti vengano semplicemente salvati, senza che questi possano essere utilizzati per scopi pratici.

Il futuro di questo settore non puĆ² prescindere da cittĆ  intelligenti capaci di mettere in correlazione infrastrutture diverse e tra loro eterogenee facendo leva sulla raccolta ed analisi dei cosiddetti Big Data. In tale scenario, la videosorveglianza puĆ² giocare un ruolo importante, che non si limita a trasmettere lā€™allarme o lā€™immagine, ma crea una base di dati davvero utile per migliorare la vivibilitĆ  di una cittĆ .Ā Partendo dalla sicurezza urbana, passando per le moderne tecnologie IoT e Big Data, le Smart City possono davvero contribuire a creare un contesto sempre piĆ¹ piacevole e sicuro per i cittadini. Le tecnologie esistono giĆ : la sorveglianza cittadina con opportuni e mirati investimenti per la videosorveglianza ĆØ un mercato sempre piĆ¹ aperto e dinamico, ma occorre aumentare la consapevolezza e competenza degli amministratori in merito alle potenzialitĆ  offerte dalla tecnologia stessa. In fin dei conti una cittĆ  puĆ² essere considerata ā€œintelligenteā€ solo se si mostra tale assieme a chi lā€™amministra.

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Articolo pubblicato su Safety & SecurityĀ N. 81 – Luglio/Agosto 2016

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Obiettivo della rivista Safety & Security ĆØ quello di fornire uno scenario aggiornato del contesto competitivo del settore della sicurezza fisica e della sicurezza logica in Italia, diventando la voce delle istituzioni e dei principali attori operanti nel settore e fornendo una vetrina del mercato nel suo complesso. Safety & Security ĆØ la prima rivista dedicata allā€™integrazione della Sicurezza Fisica con la Sicurezza Logica. I temi trattati sono: Antintrusione, Protezioni Fisica, Controllo Accessi, Edifici Integrati e Anticrimine.

 

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