I due pensieri, filosofico
e teologo, però si fermano davanti all'interrogativo
"Cos'è l'intelligenza? E' una entità dimostrabile
immanentemente con formule matematiche? E' un qualche elemento
riproducibile meccanicamente? Si può considerare come
l'elemento coniugante il mondo del trascendente con il mondo
dell'immanente?". Difficile, se nonché impossibile,
dare una risposta ! Il dilemma è stato posto sempre
sul piano teorico fino alla scoperta dei sistemi di calcolo
logici. Poiché si è riusciti a costruire macchine
capaci di grande possibilità di calcolo si gridò
EUREKA : si può costruire artificialmente l'intelligenza.
Ma non fu così perché
è stato dimostrato che la capacità di calcolo
non significa intelligenza ma solamente ed esclusivamente
capacità di calcolo. Numerose sono state le esperienze
condotte a tal proposito per verificare se oltre il calcolo
la macchina poteva "ragionare" (le più famose
sono l'esperienza di TURING e VON NEUMANN - esperienza di
DOCTOR ELIZA e di PARRY IL PARANOICO: queste ultime esperienze
riferite al linguaggio ed a ciò che esso può
rappresentare). Ma tutte queste esperienze sono state elaborate
prendendo come riferimento base un modello computazionale
simbolico della capacità cognitiva globale del cervello
umano adottando una macchina semplice capace solamente di
effettuare limitate relazioni all'interno del sistema logico
regolato da un protocollo specifico. |