Commercio Elettrico N. 4 - April 2005 - Year 32

CE  April 2005

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Dossier “Le opportunità dei nuovi mercati”

Intervista a Cristian Randieri

A cura di Gianluca Cupellini e Giuliano Mapelli

Con Cristian Randieri, Presidente e Ceo di Intellisystem Technologies; Giancarlo Mantelli, amministratore unico della Imat Felco; Angelo Bergamelli, amministratore delegato di Elettrobergamo e vicepresidente Fngdme; Paolo Cipriani, Direttore commercial di Targetti; Lorenzo Bonadeo, Market Operations Enterprise di 3M Telecomunicazioni Ermes Torresan, Direttore Commerciale di Bpt;; Agostino Barbati, Amministratore di Dossena; Giorgio Mura, Direttore Commerciale e Amministratore delegato di Orieme.

Introduzione 

In questo numero di Commercio Elettrico abbiamo voluto dare spazio ad alcuni comparti produttivi che, più o meno recentemente, sono stati avvicinati dalla distribuzione di materiale elettrico. Di seguito, alcuni pareri raccolti da grossisti e produttori.  

Più volte all’interno delle pagine di questa rivista abbiamo voluto affrontare argomenti che hanno toccato specifiche tematiche di un settore complesso e articolato come quello del commercio elettrico, puntando alla focalizzazione delle problematiche che hanno maggiormente influenzato, in modo positivo o negativo, il comparto stesso negli ultimi anni. Abbiamo posto domande e sviscerato argomentazioni insieme a interlocutori importanti e di grande spessore del mondo imprenditoriale, a responsabili legati alle diverse associazioni di categoria e alle federazioni nazionali che rappresentano un punto focale della filiera del comparto elettrico; non ultimo, ai titolari di diverse realtà che da svariati anni operano nell’ambito della distribuzione.  

CE Aprile 2005 - Le opportunità dei nuovi mercati - Intellisystem Technologies

NON È SUFFICIENTE L’INNOVAZIONE DI PROCESSO   

Sono affiorate, ovviamente, opinioni diverse fra loro, ma un elemento, più di tutti, ha unito in maniera concorde tutti gli “attori protagonisti del mondo elettrico”: in Italia, e in quasi tutta l’Unione Europea, è stato dimenticato che accanto all’innovazione di processo si doveva parallelamente portare avanti l’innovazione tecnologica attraverso un serio cammino sinergico finalizzato alla focalizzazione di strategie di difesa del nostro prezioso know-how. Oggi, non solo il comparto elettrico e quello dell’elettronica di consumo, ma tutta l’industria legata ai più diversi settori, stanno cercando di correre ai ripari arginando l’arrivo sul palcoscenico internazionale di nuovi Paesi emergenti che possiedono una fortissima spinta dettata dalla necessità di crescere e di raggiungere un minimo di benessere sociale. Ma questo tentativo, il più delle volte, appare vano perché la politica europea ha lasciato e lascia varchi enormi di penetrazione alle tecnologie delle aree dell’Est Europa e dei poli produttivi asiatici. In un contesto di questo tipo, oggi si sente parlare sempre più di declino, di congiuntura economica italiana ed europea, di difficoltà e di competitività che continua a ridursi. Dobbiamo ammettere che abbiamo sbagliato perché, come sottolineavamo prima, in questi ultimi quindici anni ci siamo concentrati più che altro sulle innovazioni di processo che hanno permesso di produrre meglio e con maggiore qualità, ma le diverse politiche non hanno investito in tecnologia avanzata: abbiamo scoperto l’innovazione tecnologica in ritardo e la “chiave di lettura” dei nostri sbagli ci è stata fornita proprio dai paesi emergenti che hanno saputo creare tecnologia ai massimi livelli unendola a un mirato contenimento dei costi e ad efficienti politiche strategiche dentro e fuori dalle aziende. A cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio del decennio successivo “l’azienda Italia”, vista la crescita del costo della mano d’opera interna, trasferisce non solo know-how e personale tecnico a chi era assetato di benessere, ma anche impianti di produzione a ciclo completo nei Paesi dell’Europa Orientale e in molte aree dell’Estremo Oriente. Lo abbiamo fatto per il settore chimico, per l’acciaio, per il tessile, per le macchine utensili, per l’elettrico e l’elettronica di consumo, per l’abbigliamento e per altri campi produttivi. Al di là di qualsiasi commento, che per altro non è compito nostro esprimere, oggi ci troviamo nella paradossale situazione in cui i cinesi hanno moltissimi impianti di produzione realizzati dalle aziende europee anche del settore industriale elettrico ed elettronico e sempre più spesso vengono a vendere a noi europei. In questo contesto nascono spontanee, oltre che una profonda riflessione, precise domande. Ma quando gli abbiamo venduto gli impianti pensavamo forse che con questi ci avrebbero giocato? Inoltre, davanti a tutto questo che cosa dobbiamo fare di concreto?

LOCOMOTIVA DELLA RIPRESA SARÀ LA STABILITÀ MONETARIA  

Prima di tutto sarà necessario mettere ordine in “casa nostra” consapevoli che stiamo attraversando un momento di difficile congiuntura economica con poche risorse finanziarie, ma rimboccandoci le maniche, dovremo diventare più efficienti, parlare meno e concretizzare di più.Tutto questo cercando di superare gli effetti devastanti della politica finanziaria europea che in questi anni è stata miope, portando l’euro a un rafforzamento fuori da ogni ragionevole comprensione. Al di là di questo riteniamo comunque corretto evidenziare che, nonostante le difficili pressioni che giungono da più parti, il settore elettrico e quello specifico dell’elettronica tecnica di consumo hanno dimostrato, rispetto ad altre aree produttive e commerciali, una maggiore vitalità, che si è espressa attraverso la ricerca selettiva di soluzioni alternative a quelle tradizionali e la messa a punto di materiali innovativi per prestazioni e durata nel tempo.

DISTRIBUZIONE ELETTRICA: STAGNAZIONE SUPERABILE  

In sostanza questo comparto ha tenuto bene rispetto ad altri che hanno lasciato sul terreno importanti quote di mercato. Se per il comparto elettrico si può sicuramente parlare di stagnazione e non di flessione negativa, questo è dovuto oltre che alla ricerca materica, anche all’inserimento sul mercato di soluzioni e componenti innovativi nei contenuti tecnologici, proposte spesso legate a un alto concetto di funzionalità prestazionale. Basti pensare a tutte le soluzioni tecnologiche offerte dalla domotica agli impianti di allarme, dalle soluzioni per la climatizzazione degli ambienti civili e industriali alla videosorveglianza e all’antintrusione, all’illuminotecnica e a molto altri ancora.Ma se le aziende propongono un’offerta allettante e articolata di soluzioni legate a settori alternativi a quelli classici dell’area elettrica, il mondo dei grossisti e quello dei distributori hanno saputo recepire questo messaggio di innovazione ponendo a scaffale le ultime soluzioni messe a punto dall’industria? Accanto ai semiconduttori per il pc, ai diversi tipi di cavi oppure ai sensori e agli interruttori hanno saputo trovare spazio anche per le soluzioni di ultima generazione? Per rispondere a queste e ad altre domande relative sia all’attuale situazione del settore sia alle previsioni in prospettiva, abbiamo voluto ascoltare i punti di vista di titolari e responsabili di aziende distributrici e di grossisti specializzati che da tanti anni operano in un mercato caratterizzato sempre più da una concorrenza agguerrita e, spesso, non professionalmente corretta. All’interno di questo “viaggio” nel mondo delle vendite di componenti e di accessori elettrici rivolti agli installatori ed elettricisti abbiamo raccolto le opinioni di Giancarlo Mantelli, amministratore unico della Imat Felco con sede a Como, azienda con trentacinque anni di esperienza nella distribuzione di materiale elettrico per installazione civile e industriale, satellitare, sicurezza ed emergenza; di Angelo Bergamelli, amministratore delegato e responsabile della logistica integrata della Elettrobergamo di Seriate (Bergamo) – ricopre anche l’incarico di vice presidente della federazione nazionale grossisti e distributori di materiale elettrico oltre ad altri importanti ruoli istituzionali-, società molto apprezzata nella distribuzione specializzata di componenti e sistemi elettrici, elettronici, elettromeccanici e di illuminazione professionale, soprattutto nell’ambito industriale e da qualche anno anche in quello civile; di Mario Coppola e Alberto Buonfiglio, rispettivamente amministratore unico e responsabile amministrativo della Mario Coppola di Napoli, realtà commerciale specializzata nella vendita di un’articolata gamma di prodotti, accessori e componenti elettrici per installatori ed elettricisti.

SOLUZIONI OTTIMALI PER TECNICA E NORMATIVA

“È assolutamente indispensabile – ha messo in evidenza Giancarlo Mantelli – che il comparto della distribuzione elettrica ed elettronica si ponga obiettivi importanti per quanto riguarda l’offerta merceologica, come ha fatto ad esempio quello della distribuzione automobilistica. Accanto alle soluzioni produttive più tradizionali devono man mano farsi spazio proposte che racchiudano contenuti elettronici avanzati in grado di offrire performance elevate di consumo, un considerevole risparmio energetico e maggiore semplicità di utilizzo. Questo concetto, ha proseguito Mantelli, deve prima essere trasferito nel DNA operativo e strategico del distributore e del grossista che devono adeguare la propria organizzazione interna alle mutate condizioni di necessità del mercato e quindi del consumatore finale”. Il “numero uno” della Imat Felco, con queste parole, ha voluto sottolineare che una realtà commerciale come la sua, con più di settanta dipendenti e diverse filiali in Lombardia, non può permettersi di stare alla finestra anche se il momento congiunturale è difficile, ma deve cercare di essere sempre più propositiva nei confronti dei propri interlocutori diretti, cioè gli installatori, e quindi del consumatore finale. Inserire a scaffale nuove referenze, ha proseguito l’amministratore unico dell’azienda di Como, pur nella consapevolezza dei rischi che si possono correre, risulta essere un passo molto importante verso una revisione del proprio sistema organizzativo legato all’offerta e pone l’azienda verso una maggiore flessibilità strutturale, anche per quanto riguarda la preparazione professionale del personale. “Posso dire che in questo contesto Imat Felco, anche attraverso la visita alle principali fiere del settore dove sono presenti i marchi più importanti, non ha lasciato nulla al caso e ha sempre voluto inserire all’interno del proprio catalogo prodotti e soluzioni sempre più innovativi per l’ambito civile e industriale, dei settori illuminazione, sicurezza, emergenza e satellitare.Per quanto riguarda le principali linee di prodotto ricordiamo quelle a bassa tensione (trasformatori, interruttori e quadri), l’automazione, i cavi per qualsiasi utilizzo ed esigenza in campo industriale, nel terziario e nel civile per diffusione dati, telefonia, informatica e strumentazione, l’illuminazione per ogni applicazione, la sicurezza attiva e passiva attraverso un ampio ventaglio di apparec chi e componenti, la rete fonia dati soprattutto per l’ambito informatico e l’elettronica TV”. A Mantelli abbiamo chiesto se tutte queste aree di prodotto offrono periodicamente soluzioni sempre innovative e quali sono, se ce ne sono, i settori più evoluti che recentemente hanno messo in evidenza una dinamicità tecnicocostruttiva. “Un comparto che offre soluzioni ad alto valore aggiunto è senza dubbio quello elettronico della bassa tensione, ed entrando più nel dettaglio la nostra azienda ha puntato molto sul campo illuminotecnico e della sicurezza in genere, proponendosi, con elevata professionalità, nella progettazione di soluzioni ad alto contenuto tecnologico.

In quest’ottica siamo in grado di mettere a punto in modo molto dettagliato prodotti, anche complessi, per illuminazione civile e industriale, ma anche impianti antincendio e antintrusione oltre che particolari sistemi di sicurezza TV a circuito chiuso. Credo importante evidenziare che per la produzione di queste soluzioni, e questo è il punto focale della tematica che la vostra rivista sta affrontando, i tecnici Imat Felco utilizzano le proposte più avanzate offerte dal mercato che presentano sempre più un elevato livello di automazione elettronica, spesso unita a una componentistica informatizzata. Inoltre, negli ultimi tempi, ci stiamo orientando sui diversi tipi di processi di automazione domestica che vanno sotto il nome di domotica, al fine di garantire una più agevole trasformazione dello spazio abitativo attraverso una capacità del sistema elettrico di essere modificato a fronte di mutate esigenze dell’utente o di nuove/diverse necessità impiantistiche. In sostanza, se dovessi sintetizzare verso quali nuovi settori si sta rivolgendo questa azienda potrei sicuramente affermare verso tutti quelli legati al mondo elettrico ed elettronico che assicurino un alto valore aggiunto in termini di affidabilità, sicurezza e durata nel tempo. Credo molto nella domotica e nel concetto di casa intelligente a patto che possano migliorare in modo sostanziale la qualità di vita. L’attuale offerta in questo campo è già abbastanza avanzata per quanto riguarda la tecnologia home automation, ma penso che debbano essere fatti ulteriori sforzi da parte dei produttori sia per far conoscere meglio le potenzialità intrinseche di questa stessa tecnologia, attraverso mirati messaggi di informazione rivolti all’utente finale, sia per cercare di contenere maggiormente i prezzi che per alcune proposte sono sicuramente eccessivi”.Al termine di questa chiacchierata, Giancarlo Mantelli mette in luce le difficoltà che stanno accompagnando il settore della distribuzione elettrica e le possibili ricette da prescrivere per superare la fase di stagnazione congiunturale. Secondo il suo punto di vista si devono creare i presupposti per far lavorare all’interno del settore solo ed esclusivamente operatori specializzati seri, sia a monte sia a valle, partendo da una seria preparazione scolastica professionale per arrivare a una rigorosa selezione delle aziende produttrici, grossiste e distributrici. Non si devono mai trascurare i corsi di formazione che spesso i fornitori tengono presso le proprie sedi e dare, quindi, la possibilità alla forza lavoro tecnica di ogni realtà commerciale di seguirli per offrire alla stessa forza lavoro la possibilità di dare ai propri interlocutori risposte sempre concrete e idonee a qualsiasi esigenza.

PROPORRE NON SOLO NOVITÀ MA ANCHE SERVIZIO  

È assolutamente sulla stessa lunghezza d’onda Angelo Bergamelli, amministratore delegato della Elettrobergamo. “Da sempre abbiamo fatto nostro lo slogan ‘Servizio a 360°’ consci che la distribuzione è chiamata a fornire sempre più un alto grado di specializzazione per rispondere ai diversi bisogni applicativi. La distribuzione si colloca nella supply chain a diretto contatto con l’utilizzatore del prodotto al quale deve offrire il proprio servizio. Il servizio è quindi per noi, prosegue Bergamelli, l’arma vincente per fidelizzare l’interlocutore finale. Per reggere le sfide imposte oggi dal mercato, noi, come altri seri grossisti specializzati, dobbiamo progredire seguendo l’evoluzione tecnologica dei prodotti, acquisire know-how, saperlo trasmettere affinando i modelli organizzativi. Ma questo, sono sempre più convinto che non è sufficiente, perché le sfide sono gestite da uomini; uomini quindi, ha continuato Bergamelli, che devono possedere maggior professionalità, maggior determinazione, maggior consapevolezza, persone che devono far propri i valori aziendali. Sono assolutamente convinto che la formazione, l’addestramento, lo sviluppo delle conoscenze e dei modelli gestionali siano una componente fondamentale dei percorsi professionali del nostro personale. Per meglio far capire questa filosofia che è parte integrante della nostra azienda, vorrei sottolineare che ogni anno investiamo in formazione oltre 7.000 ore e ingenti risorse economiche in materiale tecnico/informativo di aggiornamento per tutti i dipendenti: programmiamo corsi specifici che possiamo definire su misura, dall’autista al dirigente”. Rispondendo alla domanda relativa all’attuale offerta tipologica Elettrobergamo e alle più recenti soluzioni, frutto dell’innovazione tecnologica, inserite sugli scaffali della sede centrale e delle altre quattro filiali, Bergamelli spiega che nonostante il settore industriale sia ancora ampiamente preminente nell’offerta del Gruppo, quello civile da tre anni sta crescendo molto sia in termini di numero di referenze sia di nuove famiglie di prodotto spesso legate alla sicurezza, al comfort e quindi strettamente collegate alla tecnologia domotica. L’offerta dell’azienda lombarda si compone di diverse linee merceologiche contraddistinte da due elementi: la perfetta sintonia con le esigenze del cliente e la sicurezza di uno standard qualitativo ai più alti livelli. Seguendo questi obiettivi ricordiamo soluzioni quali cabine e trasformatori, quadri di distribuzione secondaria, quadri power center, distribuzione di energia nell’industria e nel terziario, illuminotecnica civile, comfort e sicurezza, reti dati e cablaggio strutturato, termoregolazione e condizionamento, automazione di comando e controllo, auto mazione di processo, conteggio, posizionamento, supervisione ed elettronica industriale.

NON SEMPRE IL MERCATO RECEPISCE LA TECNOLOGIA A 360°  

Mario Coppola dell’omonima azienda di distribuzione elettrica con sede a Napoli e Alberto Buonfiglio mettono in evidenza che i primi mesi di quest’anno hanno fatto segnare un lieve ma positivo incremento sotto il profilo delle vendite, incremento che si discosta dall’andamento generale di molte altre regioni dove il segno meno è stato pesantemente raggiunto da importanti nomi del mondo della commercializzazione di prodotti e componenti elettrici per l’industria e il civile. “Infatti, voglio evidenziare, dice Mario Coppola, che nella regione Campania, rispetto all’inizio degli anni Novanta, le realtà di distribuzione di componentistica elettrica sono più che quintuplicate. Sottolineo questo aspetto in quanto la grandezza della ‘torta’ è sempre la stessa, ma le fette su cui si dividono i margini si assottigliano sempre di più. Si sono moltiplicate a dismisura realtà caratterizzate da dimensioni contenute e da una gestione familiare e che spesso, per sopravvivere, escono dai canoni e dalle regole commerciali e di mercato, senza nessun controllo. È naturale che se una piccola azienda non ha costi fissi, si può permettere di avere margini di guadagno molto più bassi rispetto a chi offre un servizio, ha dei dipendenti e dei mezzi per consegnare la merce. In questo senso il mercato dovrebbe essere molto più monitorato dalle associazioni di categoria e dalle federazioni consortili che regolamentino il lavoro di chi da decenni opera con serietà e professionalità. Noi, fortunatamente, superiamo brillantemente questa situazione dando un servizio ampio e articolato che va dalla presenza costante a magazzino di tutti i codici che abbiamo a catalogo, alla disponibilità di personale molto qualificato tecnicamente in grado sia di suggerire la soluzione migliore da applicare per un certo tipo di problema sia di spiegare le caratteristiche principali di montaggio”. “La ‘ciliegina sulla torta’ che la Mario Coppola garantisce – ci ha suggerito Alberto Buonfiglio – è la consegna che, soprattutto per quanto riguarda le isole e le zone più lontane, avviene anche in meno di ventiquattro ore. Tutto questo le aziende di piccole dimensioni e sottostrutturate non sono in grado di offrirlo, mentre per noi risulta essere il punto di forza anche per quanto concerne la crescita di fidelizzazione dei clienti acquisiti”. La Mario Coppola, che propone una gamma ampia e diversificata per il civile di cavi, lampade, interruttori e quadristica, ha affiancato negli ultimi anni a questa offerta soluzioni di marchi importanti a livello internazionale per quanto riguarda sistemi, automatismi, schede elettriche per cancelli automatici, ma anche un vasto assortimento di componentistica per il settore della climatizzazione e del condizionamento dell’aria oltre che per i sistemi di allarme e videosorveglianza.Tuttavia, a differenza di altre regioni, in Campania, ci spiegano i nostri interlocutori, non è ancora stato recepito il discorso relativo ai vantaggi offerti dalla tecnologia domotica anche se qualche volta il distributore partenopeo ha cercato, dopo aver seguito specifici corsi offerti da importanti case produttrici, di proporli all’installatore e all’elettricista che operano in campo civile, ma senza particolari risultati.

Il punto di vista dei produttori  

Abbiamo voluto sentire anche il parere di alcuni produttori sui nuovi mercati e sulle opportunità che possono offrire ai distributori di materiale elettrico

Targetti – PAOLO CIPRIANI, DIRETTORE COMMERCIALE DI TARGETTI  

Il mercato seguito  

“Il prodotto illuminotecnico offre ai grossisti l’opportunità di presentarsi al mercato degli installatori, dei progettisti e degli utenti finali come specialisti, portandosi dietro altre opportunità di business. I distributori non devono fare l’errore di sperare di ottenere ritorni facilmente quando invece sono necessari tempi e investimenti mirati”.

Le caratteristiche del distributore  

Il distributore deve avere una forte conoscenza illuminotecnica e personale dedicato alla promozione illuminotecnica, con introduzione nell’ambito della progettazione locale (studi di architettura, ingegneria, enti pubblici). Il prodotto illuminotecnico deve avere un proprio spazio dedicato e differenziato a seconda del target a cui ci si indirizza (installatori, clienti finali, prescrittori). Per quanto concerne la logistica, non ritengo sia necessario avere grandi scorte di prodotti ma piuttosto un laboratorio per fare prove e dimostrazioni. Il personale dedicato deve essere pronto a fare prove in loco e dare assistenza post vendita per problemi tecnici o assistenza. Un errore che non deve fare un distributore è quello di pensare di poter ottenere successo con la prescrizione utilizzando le stesse tecniche e lo stesso personale usato con gli installatori.

Le prospettive  

I margini hanno subito un calo rispetto a qualche anno fa, come del resto anche in altri settori; indubbiamente nell’illuminotecnica è stato più sensibile.  

3M Telecomunicazioni – LORENZO BONADEO, MARKET OPERATIONS ENTERPRISE  

Il mercato seguito  

“3M Telecomunicazioni opera nel mercato dei sistemi di cablaggio strutturato in rame e in fibra ottica e più in generale dei sistemi di connessione per reti di telecomunicazioni a larga banda. Questo mercato, nato in Italia alla fine degli anni ottanta, si è aperto in misura rilevante alle aziende di distribuzione di materiale elettrico solo a partire dalla fine degli anni novanta. Questa apertura è stata “guidata” dall’avvicinamento degli installatori elettrici agli impianti di cablaggio strutturato. Negli edifici moderni i sistemi di cablaggio per fonia-dati sono ormai una necessità impiantistica standard. L’attività di installazione di impianti tecnologici (elettrico, citofonia, sorveglianza, automazione di edificio ecc.) si è quindi completata e integrata con l’ingresso nel settore delle reti di trasmissione dati. 3M Telecomunicazioni si propone al mercato della distribuzione di materiale elettrico come un costruttore specializzato nello specifico settore, in grado di fornire valore aggiunto rispetto a costruttori generalisti o a non costruttori che rivendono sul mercato prodotti realizzati da altri, spesso di importazione dall’estremo oriente. I principali punti di forza dell’offerta 3M Telecomunicazioni per la distribuzione elettrica sono quindi: specializzazione nel settore, rete di vendita capillare (17 agenzie sul territorio nazionale) focalizzata sul mercato degli installatori elettrici; gamma prodotti completa, know-how tecnologico (tutti i prodotti sono realizzati nelle fabbriche 3M in Europa e Usa); innovazione di prodotto, orientata alle nuove tecnologie per cablaggi in rame e in fibra ottica; qualità e prestazioni dei prodotti, supporto e consulenza tecnica specializzata sui prodotti per cablaggi strutturati; formazione tecnica di eccellente livello”.

Le caratteristiche del distributore  

“Le armi principali che un distributore dovrebbe possedere per essere vincente nel settore del cablaggio strutturato sono: gamma di prodotti: per soddisfare tutte le esigenze di una clientela molto diversificata deve comprendere sistemi di cablaggio in rame e in fibra ottica, cavi per telecomunicazioni, armadi e accessori, sistemi di giunzione per cavi in rame e in fibra ottica, sistemi di connessione e permutazione per reti telefoniche, apparati attivi per networking. Disponibilità di materiale a stock: livelli di magazzino adeguati a una domanda che esige tempi di risposta sempre più rapidi. Copertura territoriale a livello commerciale e logistico: la soddisfazione e il contatto della grande numerosità di installatori presenti sul territorio richiede una sempre maggiore capillarità della rete distributiva. Personale tecnico e commerciale dedicato ai prodotti per telecomunicazioni: la necessità di differenziare l’offerta rispetto alla distribuzione elettrica più generalista richiede risorse interne ed esterne dedicate al supporto di prodotti e sistemi con una forte componente tecnologica e un alto tasso di innovazione. Allo stesso tempo, queste risorse si rendono necessarie per rispondere alla concorrenza dei distributori specializzati nel settore networking che puntano molto sulle componenti di servizio (in primis assistenza e consulenza tecnica pre e post-vendita). Focus sulla promozione nei confronti dell’utilizzatore (gli installatori): la grande varietà di offerta presente sul mercato richiede anche al distributore un notevole sforzo di promozione sugli installatori, che non può essere lasciato alla sola attività dei vendor”.

Le prospettive  

“L’offerta 3M Telecomunicazioni è caratterizzata da un ottimo rapporto qualità-prezzo che consente al distributore partner di essere altamente competitivo con prodotti di qualità primaria riconosciuta dagli installatori. 3M intende rafforzare e sostenere le proprie vendite attraverso il canale distributivo, puntando a incrementare la propria quota di mercato in tutte le aree geografiche d’Italia, soprattutto in quelle principali. Il proposito è crescere insieme a una rete di partner, sfruttando le naturali sinergie con azioni congiunte sul mercato degli installatori, svolgendo direttamente una forte attività di promozione sugli utilizzatori di primo livello e in affiancamento al distributore su quelli di medio-piccola dimensione. Il mercato del cablaggio in distribuzione elettrica si trova a un punto di svolta. Solamente chi si strutturerà per rispondere alle esigenze del mercato in termini di qualità e completezza dei servizi offerti potrà farsi largo su un mercato che vede come attori dominanti i distributori di networking”.  

Bpt – ERMES TORRESAN, DIRETTORE COMMERCIALE  

Il mercato seguito  

“Negli ultimi anni, Bpt si è “lanciata” nello sviluppo di un programma di ricerca e innovazione caratterizzato soprattutto da massicci investimenti nella progettazione di prodotti domotici, orientati cioè all’automazione dell’abitazione. L’obiettivo, fissato per il 2008, è la leadership nel settore della tecnologia all’interno delle abitazioni. Forte è la volontà dell’azienda di offrire sempre maggiori e migliori soluzioni domotiche ai propri interlocutori, per meglio soddisfare la sempre crescente necessità di comfort e sicurezza. L’elettronica all’interno delle abitazioni sta diventando sempre più invasiva. Aumentano le installazioni di prodotti elettronici e di automazione delle applicazioni più comuni: tapparelle, cancelli, impianto di irrigazione. I distributori accolgono con grande entusiasmo tutte le nuove opportunità offerte da noi produttori, in quanto essi stessi sono alla continua ricerca di novità con la prospettiva di dare un servizio più ampio e completo agli installatori”.

Le caratteristiche del distributore  

“La distribuzione è molto attenta ai fenomeni di evoluzione tecnologica del settore, come pure alle esigenze espresse dal cliente finale. Questi elementi, uniti all’elevato livello di competizione, che si rileva sul mercato, hanno già portato i distributori ad altissimi livelli di efficienza e di servizio; si pensi ai valori di rotazione dei magazzini o alla tempestività con cui vengono effettuate le consegne. Notevoli sono gli investimenti dei distributori nelle strutture e nella formazione dei propri collaboratori per dare un affidabile servizio di consulenza e supporto all’installatore. Dal nostro punto di vista, la distribuzione ha già tutte le caratteristiche necessarie a seguire le proposte di qualsiasi mercato considerato “alternativo” e ha sicuramente intrapreso il percorso più corretto: quello del miglioramento delle performance nel servizio all’installatore”.

Le prospettive  

“Oggi, i prodotti elettronici destinati all’installazione ad uso civile, vale a dire gli articoli di videocitofonia, citofonia, termoregolazione e sicurezza, incidono nell’ordine del 3% sul fatturato del grossista. Bpt prevede che nei prossimi 5 o 6 anni questa percentuale possa arrivare all’8%. Dal nostro punto di vista ci sono ottime prospettive di sviluppo; di fatto, stimiamo di proseguire nell’allargamento della nostra offerta, il che porterà a un raddoppio dei consumi in termini di valore, poiché il cliente finale, a parità di installazione vuole sempre maggiori prestazioni dal proprio impianto. Il margine di crescita è sicuramente enorme”.

Dossena – AGOSTINO BARBATI, AMMINISTRATORE  

Il mercato seguito  

“L’Energy management, nello specifico i centri di costo, è uno dei nuovi mercati che il distributore di materiale elettrico può oggi seguire e soddisfare con Dossena. L’esigenza di centralizzare e approfondire la conoscenza in ambito energetico dei propri consumi (energia, acqua e gas) è ormai largamente sentita in tutti i processi industriali, sia di piccole, sia di medie realtà. È spesso dimostrato che minimi interventi di ottimizzazione delle strutture e dei processi di lavorazione portano a importanti vantaggi economici. Nonostante la prima richiesta di aiuto da parte delle aziende interessate giunga a tutti gli installatori e manutentori quotidianamente in contatto con i distributori, questo mercato potenzialmente già presente presso ogni punto vendita, se non adeguatamente seguito, è per il distributore di materiale elettrico sicuramente perso a favore di aziende specialiste di marketing energetico/gestionale che, per di più, spesso non soddisfano quanto proposto. Infatti, tali aziende operano utilizzando un canale diretto con il cliente, lasciando da parte il distributore stesso. Diversamente, grazie alla collaborazione con noi sarà possibile ottenere, con ampi margini di guadagno, tutto quel mercato attualmente esistente ma non ancora concretizzato. È ovvio che maggiore sarà la sensibilità del grossista su questi temi e migliore sarà il business che si potrà sviluppare, anche a vantaggio dell’installatore”.

Le caratteristiche del distributore  

“Per individuare e approcciare il mercato dei centri di costo, non si richiede un’elevata preparazione tecnica di settore; anzi, è più che sufficiente la preparazione normalmente richiesta allo staff di vendita del distributore. Identificato il cliente, sarà compito del tecnico di settore Dossena, in collaborazione con il venditore del distributore, definire le apparecchiature più idonee per affrontare e risolvere ogni singola applicazione in campo. È il caso di aggiungere che la vera formazione viene e deve essere fatta sul campo. Infatti, la cosa più difficile da apprendere non è la competenza tecnica, ma la sensibilità del commerciale, la capacità di essere ricettivi e propositivi in temi che tradizionalmente non sono mai esistiti. La definizione ed espansione dei nuovi mercati dipende prima di tutto dalla sensibilità della forza commerciale e in secondo luogo, pure se non di minor importanza, dalla capacità realizzativa della forza tecnica. È anche per questo che Dossena, oltre a proporre una gamma completa di soluzioni e affiancare il distributore, organizza corsi di formazione per questo ed altri nuovi temi. È oggi necessario credere nei nuovi business, perché saranno quelli che permetteranno di vincere contro la concorrenza sempre più aggressiva presente nel nostro settore”.

Le prospettive  

“L’economia insegna che tutti i nuovi mercati consentono margini di grande soddisfazione. Il grande vantaggio economico nel tempo a favore del cliente finale, ottenuto grazie alla realizzazione di un professionale centro di costo, permette di giustificare adeguati investimenti iniziali. Inoltre, nel nostro caso, la presenza di importanti margini di grande soddisfazione è dovuta anche al fatto che, nonostante la richiesta di centri di costo sia in continuo sviluppo, i marchi competenti e affidabili che soddisfano queste esigenze sono ancora pochi. Esistono tre aspetti fondamentali che caratterizzano questo nuovo mercato: prima di tutto, la vendita può essere realizzata mantenendo ottimi margini; secondariamente, questi sistemi richiedono spesso servizi aggiunti e continuativi (tele-lettura, data monitoring, analisi preventiva dell’andamento dei parametri elettrici); infine, un sistema di supervisione induce a continui miglioramenti del proprio impianto, e conseguentemente a nuovi lavori. Perché, dunque, il distributore di materiale elettrico non prende seriamente in mano questa opportunità e la trasforma in affare?”.

Intellisystem Technologies – CRISTIAN RANDIERI, PRESIDENTE E CEO

Il mercato   

“Grazie alla continua convergenza di discipline quali elettronica, telecomunicazioni e informatica, tutti i sistemi si sono evoluti nella direzione del controllo automatizzato a distanza, con correlazioni di sinergia verso altri sistemi per la globalizzazione di processi affini. L’avvento informatico supporta lo sviluppo sostenibile mediante unità di controllo globali ad ampio raggio di connessioni, con l’eliminazione quasi totale dell’elemento di controllo elettromeccanico locale. Si ha cioè la reingegnerizzazione dei sistemi esistenti. Va da sé che il riuso dei sistemi esistenti è un notevole risparmio di risorse con tutto ciò che esso comporta sia in termini di energia sia di fattori ambientali ed ecologici. Un altro apporto all’incremento del rendimento dei sistemi si ottiene quando questi possono essere controllati e gestiti in modo continuo: controllo e gestione rappresentano sia la vita fisica dei sistemi sia la vita relazionale nell’ottica dei rendimenti e delle sinergie che si possono attuare tra due o più correlazioni. L’elemento informatico oggi si avvale di Internet che, nello scambio delle informazioni, è capace di minimizzare il fattore tempo e annullare il fattore spazio. La reingegnerizzazione dei sistemi quindi deve passare da Internet, che si propone come elemento indispensabile per le finalità proposte. Tanto per fare un esempio, un tornio ingegnerizzato secondo i criteri passati è una macchina che, perfetta quanto si vuole, richiede l’elemento umano che la controlli da vicino o manualmente o mediante pc o rete locale. Tramite Internet è possibile gestirla da qualunque distanza e in qualunque momento. In conclusione, a mio avviso i mercati più promettenti di oggi sono quelli che si occupano di reengineering unitamente al telecontrollo remoto basato su reti globali quali Internet. Stanno nascendo nuovi mercati che vertono il loro interesse sull’utilizzo di architetture standard su canali di comunicazione standard, enfatizzando il più possibile il concetto di microarchitettura distribuita”.

Le caratteristiche del distributore   

“L’utilizzo di nuove tecnologie da sempre implica un continuo aggiornamento del personale addetto alle vendite. Il classico distributore dei prodotti Intellisystem Technologies è un distributore che sicuramente intende investire prima sulle nostre idee e poi sui nostri prodotti. Il concetto rivoluzionario che la nostra azienda intende diffondere si può brevemente ricondurre alla cosiddetta “teoria dei mattoncini Lego”. Secondo questa teoria, il compito del produttore è quello di produrre quanti più mattoncini possibili affinché il distributore li possa mettere assieme per poter elaborare la propria costruzione. Ogni distributore, in funzione della propria creatività e della domanda, a sua volta venderà soluzioni e non solamente prodotti. Se facciamo riferimento alle varie famiglie di prodotti Intellisystem Technologies, troviamo prodotti che opportunamente combinati tra loro possono dare vita a sistemi e soluzioni per il reengineering e il telecontrollo remoto, che vanno dalla domotica all’automazione, alla telemedicina. Intellisystem Technologies ha messo a punto soluzioni embedded che, basandosi sull’utilizzo della suite di protocolli TCP/IP, permettono di risolvere innumerevoli problematiche inerenti il reengineering mediante il telecontrollo distribuito. Oggi la vera e propria sfida risiede nella capacità tecnologica delle aziende di mettere a punto soluzioni tecnologicamente avanzate con un time to market bassissimo. Purtroppo, in Italia, le aziende che fanno della ricerca e sviluppo il proprio pilastro fondamentale sono ben poche. Tale fenomeno si ripercuote notevolmente sulla riduzione della competitività, favorendo l’appiattimento dell’offerta”.

Le prospettive   

“Le prospettive per i nostri distributori sono sicuramente molteplici se si è disposti ad entrare nell’ottica di vendere soluzioni e non limitarsi semplicemente alla vendita dei prodotti. In questo modo ogni distributore può creare il proprio mercato con offerte/soluzioni pacchettizzate che rappresenteranno uno strumento indispensabile per fidelizzare gli installatori; questi, con opportuni corsi di formazione, saranno capaci di affrontare le diverse problematiche che il mercato pone. L’idea di Intellisystem Technologies è quella di creare diversi centri di formazione permanente in tutta Italia, per la maggior parte dei casi di competenza dei distributori. In questo modo è possibile creare una rete capillare di formazione e supporto alla vendita a valore aggiunto. La nostra filosofia è quella di indirizzare a tutti le nuove tecnologie presenti sul mercato abbinandole al rigore scientifico, espandendo così in tutte le direzioni gli apporti di utilità che da essa possono derivare, unitamente ad attività collaterali di sviluppo, diffusione, vendita e assistenza”.

Orieme – GIORGIO MURA, DIRETTORE COMMERCIALE E AMMINISTRATORE DELEGATO  

Il mercato seguito  

“Fin da quando siamo entrati nel mercato del condizionamento, ci siamo impegnati a trasferire la conoscenza della tecnica del settore condizionamento al comparto elettrico, che fino a quel momento non lo considerava di propria competenza. Abbiamo fatto migliaia di incontri con installatori elettrici in cooperazione con i nostri distributori di materiale elettrico, e riteniamo di poter affermare che una parte del mercato del condizionamento nel settore elettrico sia stato generato dal nostro lavoro di formazione e comunicazione”.

Le caratteristiche del distributore  

“Prima di tutto il distributore deve essere una società aperta al cambiamento. Solo chi è disposto a cambiare può progredire e cogliere le opportunità, che sono tuttora numerose. Il distributore deve essere disposto a investire attenzione, tempo e deve capire che per vendere in aree specialistiche occorre personale sempre più preparato. Quando sento che un distributore non vuole proporre determinati prodotti perché il suo personale non può “perdere tempo a spiegare” capisco che forse non è proprio un distributore aperto al cambiamento. Il vendere ciò che non richiede nemmeno un po’ di attenzione, fa sì risparmiare tempo ma fa vendere solo ciò che vendono tutti; e per vendere di più del concorrente quel distributore deve vendere con margine più basso. È la solita storia che sentiamo da decenni ormai: venditore come porgitore di ordini che altri generano o venditore che propone all’installatore nuovi prodotti e nuove opportunità? È facile vendere ciò che viene richiesto: non occorre studiare e anche le persone meno qualificate possono proporre uno sconto più alto. Così però non si va lontano e molte delle impietose capitolazioni avvenute negli scorsi anni derivano proprio da questo atteggiamento mentale”.

Le prospettive  

“I margini sono prima di tutto margini di crescita professionale nei confronti di tutti gli attori del mercato, siano essi fornitori o clienti. Io credo che rapporti qualificati, propositivi e di effettiva collaborazione nella creazione del mercato, generino infine anche margini di contribuzione migliori. Inoltre, l’essere avanti rispetto ai concorrenti, anche sul piano dell’offerta qualificata, fa uscire un po’ il distributore dal confronto sui soliti prodotti che si riduce spesso a “che sconto mi dai su…” Prendiamo il condizionamento: già di per se l’installatore elettrico si è affacciato a questo mercato da relativamente poco e la concorrenza interna non è così forte come per altri prodotti elettrici. Inoltre, all’interno dell’offerta di condizionatori si trovano macchine che, a parità di potenza frigorifera generata, hanno costi che possono essere anche più che doppi rispetto ad altri. Sono infatti moltissime le caratteristiche che determinano il costo del condizionatore, come la silenziosità, la facilità di installazione, l’efficienza energetica, il tipo di tecnologia e tantissime altre variabili che distinguono un condizionatore mediocre da uno eccellente. Solo, però, chi comprende il valore di tali caratteristiche e si applica per capirne il significato, impegnandosi per formare la propria organizzazione a vendere valore, trarrà indiscutibili vantaggi di margine, come ben sanno quelle organizzazioni che hanno fatto di quanto affermo la propria filosofia aziendale”.

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Intervista pubblicata su Commercio Elettrico N. 4 – Aprile 2005 – Anno 32

CommercioElettrico

Commercio Elettrico è l’unica rivista in Italia dedicata al business del materiale elettrico ed elettrotecnico. Organo ufficiale della Federazione Nazionale Grossisti Distributori di Materiale Elettrico (FNGDME), la rivista è un mensile d’informazione che affronta tutte le tematiche legate all’acquisto e alla vendita di materiale elettrico.

 

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