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Nuove frontiere per i Sistemi di Telecontrollo e Telegestione
F&N Maggio 2010 - Tavola Rotonda Nuove frontiere - Intellisystem Technologies

Nuove frontiere per i Sistemi di Telecontrollo e Telegestione

Controllare e gestire macchine e apparati senza doversi spostare, accedere in tempo reale ai dati per supervisionare un impianto, intervenire su un allarme da remoto: ecco solo alcuni dei vantaggi offerti dai sistemi di telecontrollo e telegestione. 

Con Cristian Randieri (Intellisystem Technologies); Vittorio Agostinelli (Panasonic Electric Works Italia); Alberto Poli (Wago Elettronica); Mauro Galano (Rockwell Automation); Fabio Melegazzi (Telestar); Filippo Cubattoli (PcVue); Antonio Augelli (Siemens); Marco Ceriani (Progea); Ivan Mangialenti (Schneider Electric); Kike Revelli (Ge.Co.S. – Sistema di Gestione e di Controllo Silos); Fabio Masorati (Movactive).

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Di seguito riportiamo l’estratto dell’articolo riguardante le risposte date da parte del nostro Presidente e CEO Cristian Randieri

1)  Quali sono i settori applicativi più interessanti (dinamici) per le soluzioni di telecontrollo e telegestione?

Partirei con la definizione dei termini “telecontrollo e telegestione” poiché molti tendono a confondere tale terminologia con altri settori industriali quali ad esempio quello tipico dell’automazione. Con il termine di  telegestione si tende a comprendere tutta una serie di apparecchiature e sistemi elettronici idonei ad effettuare il controllo a distanza di impianti distribuiti indipendenti che tra loro dislocati lungo un territorio più o meno vasto. Le apparecchiature deputate per tali scopi vengono appositamente organizzate e gestite da sistemi di tipo tecnologici-informatici. In particolare i sistemi di telecontrollo rappresentano una delle applicazioni più importanti dei risultati ottenuti dalla tele gestione. Infatti tra le funzioni più importanti di un impianto di telecontrollo è possibile elencare: il controllo costante del funzionamento di impianti, la segnalazione automatica di anomalie o allarmi ed il controllo a distanza dei dispositivi. Fatta questa breve introduzione  a mio avviso i settori più interessanti dal punto di vista dinamico per l’applicazione di tali sistemi sono le reti di distribuzione nella loro accezione più ampia poiché proprio per la loro vastità e dislocazione in territori più o meno ampi implicano maggiori costi di manutenzione se la loro gestione è demandata a sistemi classici non telegestiti. Si pensi, ad esempio, alle reti di distribuzione di acqua potabile, gas, riscaldamento, illuminazione pubblica, senza escludere alcuni processi industriali. Solamente grazie alla tele gestione e telecontrollo di questi impianti è possibile espanderli in maniera dinamica a costi relativamente bassi.

2)  Quali sono le funzionalità più richieste dai clienti e quali sono le principali criticità da affrontare per realizzare una soluzione di telecontrollo o telegestione?

 Le funzionalità più richieste dai NS clienti sono molteplici tra le più importanti sicuramente:

  • L’interconnessione diretta tra le varie stazioni remote senza passare da un centro di controllo remoto per ottenere maggiore flessibilità e libertà di comunicazione;
  • Le funzioni diagnostiche e la possibilità di applicare algoritmi di manutenzione predittiva;
  • Un’interazione con l’utente di tipo user-friendly basata su interfacce utente a menù guidati che agevolano l’apprendimento da parte del personale;
  • Un’elevata scalabilità dei sistemi e loro integrazione.
  • La possibilità di trasferire i dati mediante diversi canali di telecomunicazione in funzione dalla copertura della rete da parte di operatori diversi ad esempio: operatori ADSL, GSM/GPRS/EDGE/UMTS, satellitari etc.

Proprio da queste esigenze nascono alcune criticità che vanno affrontate in loco in funzione della morfologia dell’impianto e della sua dislocazione sul territorio. L’elemento più critico è la scelta delle reti di comunicazione su cui poggiarsi per la trasmissione delle informazioni tra un nodo ed un altro della rete che si viene a creare. Infatti nel più delle volte si raggiunge la soluzione migliore adoperando un mix di tecnologie che pur garantendo un servizio affidabile offrono dei costi accettabili. Per esempio se si pensa di telegestire e quindi telecontrollare una rete idrica ci si imbatterà in impianti di medie-grandi dimensioni con dislocazioni territoriali che includono centri abitati e campagne, se poi consideriamo una geografia tipica dei paesi di montagna è facile dedurre che la scelta del canale di comunicazione non è semplice e va appurata caso per caso.


3)  Quali protocolli trasmissivi sono più adatti ad applicazioni di telecontrollo/telegestione? Ci sono tecnologie emergenti più valide di altre e perché?

 Non esistono a mio avviso dei protocolli trasmissivi più adatti o meno adatti per tali applicazioni poiché la scelta di un protocollo più che un altro va fatta in funzione della quantità dei dati da trasportare che possono variare di molto da un’applicazione all’altra. Ad esempio, oggi molti clienti iniziano a chiedere la trasmissione di fotogrammi per il controllo visivo di corsi d’acqua e dighe. Chiaramente trasmettere dei fotogrammi non è la stessa cosa che trasmettere una misura di livello o lo stato di una valvola. Sicuramente stare in uno standard ampio e diffuso tipo quello TCP/IP con accesso via Internet è la migliore scelta poiché lascia maggiori gradi di libertà per essere meglio integrato con i più diffusi standard dei canali trasmissivi. Nelle nostre applicazioni grazie a questa soluzione riusciamo ad offrire al mercato soluzioni portabili e scalabili.

4)  L’invio di dati da remoto implica l’utilizzo di reti Ethernet con accesso via Internet: quali problematiche di sicurezza ciò comporta e come si possono introdurre efficaci strategie di protezione dei dati e degli accessi?

Le problematiche di accesso e protezione dei dati sono quelle tipiche di un’infrastruttura di rete ethernet che trasferisce i propri dati utilizzando il canale internet. Chiaramente lo sforzo di protezione va commisurato in proporzione alla sensibilità, riservatezza del dato da trasferire e non dimeno dalla capacità del canale fisico utilizzato.  Pensare di proteggere il canale trasmissivo con una VPN crittografata per trasmettere lo stato di apertura o chiusura di una valvola in un ‘impianto idrico per la distribuzione dell’acqua potabile, sarebbe un po’ eccessivo mentre diverrebbe ragionevole per l’invio di misure termiche effettuate su centrali nucleari. Le soluzioni proposte da Intellisystem Technologies tengono conto di tutti questi parametri per offrire al cliente finale la soluzione più adatta compatibilmente alle sue esigenze e caratteristiche di protezione ed affidabilità.

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Tavola Rotonda – Fieldbus & Networks (Maggio 2010), a cura di Carlo Lodari.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/fn-maggio-2010/

GSM Contact The GSM terminal to Operate Remote Systems - Intellisystem - Randieri

GSM Contact “The GSM terminal to Operate Remote Systems”

Gsm Contact, l’ultimo nato in casa Intellisystem (www.intellisystem.it) è un terminale Gsm industriale ideato per poter gestire tramite i cellulari una uscita digitale utilizzabile per applicazioni tipo apricancello o reset di sistemi hardware. L’idea base che caratterizza il prodotto è quella di poter sfruttare le funzioni avanzate disponibili attraverso la rete Gsm al fine di poter utilizzare il proprio cellulare come se fosse un comune radiocomando. Grazie all’estrema facilità di programmazione, l’utente – una volta registrato il proprio numero di telefono nella scheda Sim inserita nel dispositivo – potrà azionare la sua uscita con un semplice squillo (a costo zero) oppure mediante un Sms. Gsm Contact in occasione della ricezione di una chiamata o di un Sms controllerà che il mittente sia presente nella rubrica e, in caso positivo, provvederà a mantenere la sua uscita chiusa per circa 2 secondi. Al rilascio del canale d’output il sistema invierà una conferma mediante uno squillo di replica al mittente. Grazie a Gsm Contact è possibile gestire sino a circa 170 utenze (numero dipendente dalla capacità di memoria della scheda Sim adottata) permettendo così di ridurre notevolmente i costi relativi all’acquisto di radiocomandi unitamente all’eliminazione del fastidio di doverli portare con sé.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 9 – 20 Giugno 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-20-giugno-2005/

GSM Contact Ideal for Operating Remote Systems - Intellisystem - randieri

GSM Contact: an Ideal Solution for Operating Remote Systems

GSM Contact, l’ultimo nato in casa Intellisystem (www.intellisystem.it), è un terminale GSM industriale ideato per poter gestire tramite i cellulari un’uscita digitale, tipicamente utilizzabile per applicazioni tipo apri cancello o reset di sistemi hardware. L’idea base che caratterizza il prodotto è quella di poter sfruttare le funzioni avanzate disponibili attraverso la rete GSM al fine di poter utilizzare il proprio cellulare GSM come se fosse un comune radiocomando. Grazie all’estrema facilità di programmazione, l’utente, una volta registrato il proprio numero di telefono nella scheda Sim inserita nel dispositivo, potrà azionare la sua uscita con un semplice squillo (a costo zero) oppure mediante un SMS. GSM Contact, all’occorrenza della ricezione di una chiamata o di un SMS, controllerà che il mittente sia presente nella propria rubrica e in caso positivo provvederà a mantenere la sua uscita chiusa per circa 2 secondi. Al rilascio del canale d’output, il sistema invierà una conferma mediante uno squillo di replica al mittente. Grazie a GSM Contact è possibile gestire sino a circa 170 utenze (a seconda dalla capacità di memoria della scheda SIM adottata) permettendo così di ridurre notevolmente i costi relativi all’acquisto di radiocomandi unitamente all’eliminazione del fastidio di dover portare con sé questi ultimi.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Commercio Elettrico N. 6 – Giugno 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/ce-giugno-2005/

A Versatile Device for Home Automation Intellisystem Randieri

A Versatile Device for Home Automation

Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it) propone Recs Home, acronimo di Remote Ethernet Control System Home. Il sistema introdotto è un Network Controller capace di gestire sino ad 8 ingressi ed 8 uscite digitali. Per la sua gestione non necessita di alcun pc o software poiché di fatto Recs Home racchiude nella propria architettura embedded un potente webserver d’ultima generazione. Grazie a queste caratteristiche è possibile controllare attraverso Internet qualsiasi dispositivo della propria abitazione.

Recs Home - Intellisystem Randieri

Infatti basta una connessione per poter accedere al pannello di controllo e gestire i vari elettrodomestici o sistemi da telecontrollare. Abbinando a Recs Home una qualsiasi network camera della linea lntellisystem Technologies, è possibile interagire con la propria casa anche in modo audio-visivo riuscendo a percepire la sensazione di essere presenti. Poiché il dispositivo è stato progettato per lavorare tramite Internet, particolare attenzione è stata curata nella tutela della privacy per cui è possibile accedere al sistema in modo riservato.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Archi Tech N. 3 – Aprile/Maggio 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/at-aprilemaggio-2005/

RECS Home - Intellisystem - Randieri

RECS Home “Remote Ethernet Control System Home”

Frutto di una costante ricerca dell’innovazione e dell’adeguamento alla domanda crescente di prodotti destinati all’automazione domestica Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it) risponde con la produzione di un rivoluzionario sistema denominato Recs Home, acronimo di Remote Ethernet Control System Home. Il sistema introdotto è un Network Controller capace di gestire sino ad 8 ingressi ed 8 uscite digitali. Per la sua gestione non necessita di alcun pc o software poiché di fatto Recs Home racchiude nella propria architettura embedded un potente webserver d’ultima generazione. Grazie a queste caratteristiche è possibile controllare attraverso Internet qualsiasi dispositivo della propria abitazione annullando di fatto i confini che separano dalla dimora quando ci si trova al di fuori di essa. Infatti basta una connessione ad Internet per poter accedere al pannello di controllo di Recs Home e gestire i vari elettrodomestici o sistemi che si decidono di telecontrollare. Abbinando a Recs Home una qualsiasi network camera della linea Intellisystem Technologies è possibile interagire con la propria casa anche in modo audio visivo riuscendo a percepire la sensazione di essere presenti quando si attiva o disattiva un elettrodomestico. Basti pensare ad esempio che è possibile attivare a distanza il proprio forno a microonde, controllare lo stato di cottura del cibo e quindi disattivarlo quando si ritiene opportuno che sia stato raggiunto il grado di cottura desiderato. Oppure si potrebbe pensare di fornire la corretta razione di cibo al proprio animale domestico, procurare l’apertura di un cancelletto per farlo uscire nel giardino e così via a tutto l’immaginario possibile. Poiché il dispositivo è stato progettato per lavorare tramite Internet, particolare attenzione è stata curata nella tutela della privacy per cui è possibile accedere al sistema in modo riservato mediante l’utilizzo di password d’accesso al sistema. Recs Home è un sistema aperto realizzato appositamente per poterne personalizzare l’uso grazie all’apposito Sdk (Software Deleping Kit) che a richiesta degli sviluppatori Intellisystem Technologies mette a disposizione.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico  N. 4 – 25 Marzo 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-25-marzo-2005/

Remote monitoring of premature infants Intellisystem Randieri

Active Child Monitor – A New Solution for “Remote Monitoring of Premature Infants”

Active Child Monitor è la soluzione adottata dall’ospedale di Cagliari per il monitoraggio a distanza dei neonati prematuri 

Fa parte della natura dell’essere umano prendersi cura della propria prole con ogni mezzo. Dopo la nascita, in particolare, il neonato ha bisogno di un contatto continuo, specialmente con la madre dal cui grembo si è dovuto separare. Purtroppo, non tutti i neonati sono fortunati; alcuni di essi, causa la loro nascita prematura, devono rimanere in ospedale in reparti speciali per completare correttamente il proprio accrescimento. Data la fragilità e la sensibilità di questi neonati all’esposizione ad agenti patogeni, i reparti che li ospitano sono delle vere e proprie sale asettiche, messe a punto per limitare al massimo le possibilità di contagio da qualsiasi forma di batterio o virus veicolato da altri esseri umani. Per tutelare il prematuro, dunque, si è costretti a limitare i contatti di quest’ultimo con chi proviene dall’esterno, consentendo l’accesso alla sala solamente al personale medico e paramedico. Tale cautela, però, si ripercuote anche sui genitori, ai quali viene consentito di vedere il bimbo solo poche ore al giorno. Inoltre i prematuri, proprio per il loro stato di fragilità, devono essere costantemente monitorati, specialmente se presentano problemi cardiaci. Da non trascurare, infine, è l’aspetto psicologico che colpisce i genitori, dovuto alla separazione dal proprio figlio. Da qui nasce l’esigenza di fornire un supporto tecnologico che permetta da un lato il monitoraggio dei prematuri per le emergenze cliniche; dall’altro la possibilità per la famiglia di avere un contatto con prematuri prematuro senza entrare nella sala di degenza. Attualmente, per il monitoraggio dei pazienti si utilizzano sistemi classici di videosorveglianza che prevedono l’installazione di telecamere analogiche interconnesse mediante cavi coassiali a una centrale, la quale raccoglie i segnali e li smista in adeguati monitor o apparati per la registrazione. Questo sistema ‘passivo’, però, non è in grado di gestire alcun allarme, poiché non si basa su uno standard di comunicazione. Non permette, quindi, la gestione intelligente delle informazioni rilevate, né di veicolarle attraverso differenti sistemi di visione tra cui PC, palmari ecc. Un altro fattore limitante è la tipologia del sistema, in cui le telecamere sono collegate a un nodo centrale normalmente rappresentato da un multiplexero quad. Si tratta di una struttura economica, ma vulnerabile, poiché se il nodo centrale del sistema si guasta, l’intero impianto va fuori servizio. Per quanto concerne il cablaggio. Se si utilizza un unico cavo coassiale per veicolare un segnale video composito non si possono veicolare altre informazioni tipo audio o altri dati in genere. Per farlo occorrono più cavi, che possono avere natura diversa in funzione del segnale da veicolare. Inoltre, con una tipologia d’interconnessione degli apparati di tipo punto-punto, ogni telecamera è connessa al nodo centrale tramite un cavo, con conseguente notevole ingombro in caso occorra installare più telecamere.

 

Active Child Monitor consente il monitoraggio dei neonati prematuri in assenza di personale nella sala in cui sono ricoverati

Active Child Monitor consente il monitoraggio dei neonati prematuri in assenza di personale nella sala in cui sono ricoverati

Più vicini al proprio bebè

I laboratori di ricerca e sviluppo di lntellisystem Technologies, dietro richiesta della società cagliaritana Passamonti, hanno contribuito alla messa a punto di un progetto sperimentale che consente il monitoraggio continuo dei neonati prematuri anche in assenza di personale nella sala in cui sono ricoverati. L’idea base sulla quale verte l’intero rilevare il vagito del neonato mediante progetto è quella di creare un sistema un sensore. L’attivazione di quest’ultimo aperto a future integrazioni, con uno standard non proprietario. Per soddisfare questi requisiti è stato scelto il protocollo TCP/ I P Il cablaggio su rete Ethernet permette di veicolare qualsiasi tipo di informazione audio, video, dati; la topologia a stella, poi, riduce drasticamente il numero di interconnessioni. La soluzione proposta da lntellisystem Technologies è stata integrata nel software Child System Contrai, sviluppato da Passamonti. Il sistema permette al personale medico e/o paramedico di monitorare on demand la condizione dei neonati da una sala operativa o da palmare. Il tutto avviene attraverso un sistema di ripresa video embedded che si avvale di moderne network-camere, interconnesse all’infrastruttura di rete ospedaliera tramite il protocollo TCP/ I P. In caso di emergenza il dispositivo progettato da lntellisystem Technologies, denominato Active Child Contrai, permette di avviene al superamento di una certa soglia di rumore, che può essere impostata sul pannello frontale del dispositivo. Oltre a fungere da sensore il prodotto è corredato di opportune uscite che generano un impulso elettrico capace di pilotare le network-camere e inviare immagini ad alta definizione del prematuro ai genitori. Questi ultimi possono così vedere, mediante Internet, in tempo reale, ciò che sta accadendo presso la culla del bimbo. Parallelamente a ciò, nella sala operativa viene abilitato un canale audio che riporta il pianto del neonato, evidenziando con una luce rossa l’evento per richiamare l’attenzione dell’operatore di turno. L’impianto rimane in stato d’allarme fino a quando viene disattivato mediante un pulsante, posto presso la culla. Il sistema è stato progettato per gestire anche gli allarmi provenienti da alcuni strumenti per il life support tra i quali il cardiomonitor. Questo emette un suono d’allarme quando i parametri fisiologici del miocardio del prematuro si allontanano dai valori definiti come normali per il suo caso. Questo sistema è stato installato e reso operativo presso la Clinica Pediatrica di Cagliari; si sta ora valutando la possibilità di estendere la sperimentazione ad altri centri di neonatologia.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Fieldbus & Networks – Marzo 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/fn-marzo-2005/

An Innovative Anti Intrusion Device - Intellisystem - Randieri

An Innovative Anti Intrusion Device

I sistemi classici di antintrusione si compongono essenzialmente di due unità fondamentali: i rilevatori e le centraline. I rilevatori rappresentano il mezzo mediante il quale viene prodotta l’informazione primaria relativa ad uno stato di pericolo d’intrusione, in locali protetti, da parte di soggetti non autorizzati. Normalmente si è abituati a considerare tali strumenti come dei veri e propri trasduttori di grandezze fisiche che, al cambiare di queste, determinano la produzione di un impulso che viene di seguito gestito dalla centrale. Ad ogni grandezza fisica è quindi associata una diversa forma di energia; pertanto, si possono avere trasduttori capaci di trasformare l’energia luminosa che li colpisce in una corrente elettrica, altri che trasformano l’energia sonora, quella termica, quella meccanica, elettromagnetica e così via. Le centraline invece rappresentano il mezzo mediante il quale è gestita l’informazione proveniente dai rivelatori installati nel sito da proteggere. Un fattore limitante dei sistemi classici è rappresentato dal fatto che si considera una tipologia di sistema centralizzato il cui nodo centrale è per l’appunto rappresentato dalla centralina.

IT150 - Intellisystem - Randieri

Una struttura di questo tipo se, da un lato, è molto economica, dall’altro è molto vulnerabile poiché se – per qualsiasi motivo – dovesse guastarsi, l’intero impianto andrebbe fuori servizio. Se poi si pensa al cablaggio, bisogna considerare il fatto che i cablaggi tradizionali non possono essere utilizzati per veicolare altre informazioni tipo audio/video e trasmissione dati in genere. Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it) presenta la network camera IT150, una soluzione innovativa per l’antintrusione, che si basa su di un sistema distribuito in cui – di fatto – la centralina e il rilevatore sono rappresentati da un unico device che coopera con altri dispositivi dello stesso tipo per raggiungere l’intento comune di proteggere un’intera area. Se poi si pensa che a tale sistema si possono aggiungere altre funzionalità come il video e l’audio e la possibilità di gestire l’intero impianto via internet, il sistema in questione diventa uno strumento che unisce alle caratteristiche di totale flessibilità l’intrinseca proprietà di robustezza dovuta alla decentralizzazione della gestione delle informazioni; inoltre, il cablaggio si riduce alla realizzazione di una rete dati Ethernet su cui è possibile veicolare le più disparate informazioni. La IT150 è un sistema embedded, dotato di microprocessore che, unitamente a un sistema di video/ audio ripresa basato su codec Mpeg4 interfacciato ad un sistema di trasmissione dati Tcp/IP, permette di avere le seguenti caratteristiche:

  • sensore antintrusione intelligente basato sulle immagini riprese. Il sistema prevede la possibilità di gestire sino 3 finestre indipendenti sul video che, unitamente al settaggio dei parametri sensibilità e dimensione dell’oggetto, permettono il riconoscimento della sua presenza all’interno della finestra attivata. Tale evento può essere gestito in modo software direttamente dalla IT150, che può provvedere ad azionare una sirena, inviare immagini ad un destinatario tramite email o Ftt, ecc.;
  • alta qualità delle immagini con elevato fattore di compressione;
  • gestione dell’audio da remoto;
  • controllo di due canali digitali, uno di input ed uno di output, che permettono la gestione di apparecchiature elettroniche di terze parti quali ad esempio attuatori e rivelatori;
  • possibilità di registrazione delle immagini riprese sia in locale sia da remoto.

L’accesso alla IT150 è semplice e può essere fatto tramite un comune browser tipo Microsoft Internet Explorer o Netscape, mediante il quale è possibile vedere e condividere le immagini e l’audio catturati da qualsiasi parte del mondo.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 3 – 10 Marzo 2005.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-10-marzo-2005/

A New Device for Manage an UPS Through Internet Intellisystem Randieri

A New Device for Manage an UPS Through Internet

Quasi tutti gli Ups hanno a bordo delle porte seriali utilizzabili per la loro configurazione e gestione tramite un qualsiasi PC. In molteplici applicazioni tali dispositivi presentano la limitazione di non poter essere gestiti da remoto mediante una rete Ethernet attraverso Internet. Per andare incontro a questa esigenza Intellisystem Technologies introduce nel mercato Recs Ups, un sistema che permette di monitorare mediante una rete Ethernet o Internet da qualsiasi parte del mondo qualsiasi Ups dotato di un’interfaccia seriale. Il sistema offerto utilizza la tecnologia “Serial Tunneling over IP”, grazie alla quale è possibile veicolare virtualmente comunicazioni di tipo seriale basate sullo standard RS232 mediante il protocollo Tcp/IP.

Gestire l'UPS tramite Internet - Intellisystem Technologies

Utilizzando Recs Ups unitamente ad un software speciale (Serial Tunneling Software) è possibile creare lato Client una porta seriale virtuale a cui il sistema operativo locale farà accesso come se fosse una comune porta seriale fisicamente implementata nel suo hardware. È facile intuire come, sulla base di quanto detto, sia possibile installare e configurare Recs Ups in modo trasparente al sistema operativo semplicemente compiendo le normali operazioni di installazione-configurazione del software di gestione di qualsiasi Ups direttamente sulla porta seriale fittizia che si viene a creare. La caratteristica principale che rende unico il sistema consiste nel fatto che è possibile continuare ad usare il software fornito dal produttore dell’Ups, a patto che quest’ultimo venga configurato per lavorare sulla porta seriale definita dal software “Serial Tunneling Software”. All’interno di Recs Ups è implementata una Shell cui è possibile accedere indipendentemente dalla porta seriale (mediante il software hyper terminal) o dalla porte ethernet (utilizzando il protocollo Telnet), permettendo di configurarne i parametri. Il dispositivo, basato su tecnologia Linux, implementa un supporto di protezione con password.

A cura di Cristian Randieri. Articolo pubblicato sulla rivista Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 – 15 Dicembre 2004.

Per scaricare l’articolo pubblicato sulla rivista, seguire il link riportato di seguito http://www.intellisystem.it/portfolio/gie-15-dic-04-gestire-ups-tramite-internet/

Intellisystem Technologies