Safety & Security N. 82 - Settembre/Ottobre 2016

SS Settembre/Ottobre 2016

SISTEMI DI SICUREZZA SEMPRE PIU’ “VERSO LA NUVOLA”Ā 

di Cristian Randieri

La tecnologia cloud, altrimenti nota come ā€œnuvola informaticaā€, richiama un interesse sempre maggiore anche per il settore della sicurezza, nel quale le sue numerose applicazioni che spaziano dalla videosorveglianza, al controllo accessi, fino al Video Management System stanno conquistando consensi via via sempre piĆ¹ ampi. Al pari di molti altri tipi di applicazioni IT, anche quelle relative alla sicurezza stanno migrando sulla nuvola cercando di sfruttarne appieno tutti vantaggi offerta da questa moderna e dirompente tecnologia che nel gergo ā€œCloudā€ si traducono in: resilienza, scalabilitĆ  e semplicitĆ  di gestione.

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In questi ultimi anni abbiamo assistito alla nascita delle soluzioni cloud computing che di anno in anno si stanno consolidando sempre piĆ¹. Molte aziende e si stanno spostando sulla ā€œnuvolaā€ per far fronte alla crescita esplosiva dei dati e per sfruttare tutti i vantaggi di una maggiore flessibilitĆ  e riduzione dei costi, logica che ben si applica anche allā€™ambito della sicurezza.Ā Offrire servizi di sicurezza moderni vuol dire soddisfare le nuove esigenze della clientela, farsi carico dei suoi bisogni ed adattare lā€™offerta al contesto socio-economico nel quale si fa mercato. Non di rado alcuni clienti, siano essi neofiti o consumatori piĆ¹ esperti, richiedono se e come sia possibile abbattere i costi per gli impianti di sicurezza.Ā Sempre piĆ¹ spesso molti clienti subiscono furti e manomissioni delle apparecchiature stesse, questo perchĆ© se da un lato le tecnologie degli impianti di sicurezza si evolvono nella tecnica e nelle capacitĆ  di proteggere unā€™abitazione o unā€™attivitĆ  commerciale, altrettanto fanno i malintenzionati, con metodi poco raccomandabili ma dal loro punto di vista sicuramente altrettanto efficaci. Ad esempio nel caso della videosorveglianza, eliminare le registrazioni significa cancellare ogni traccia audio-video del crimine commesso, per cui con sempre maggiore frequenza il sistema di registrazione diventa una tappa inevitabile nella sgradita visita di un malintenzionato.Ā Oggi piĆ¹ che mai il mercato della sicurezza compete nel settore dalle moderne applicazioni Web e App per smartphone e tablet, e nelle nuove esigenze degli installatori di offrire supporto a soluzioni moderne sempre piĆ¹ facili da gestire che siano al contempo stabili ed affidabili.Ā Non a caso a partire del 2014 in Italia il traffico dati mobile ha superato quello generato dai computer desktop. Tale settore evolverĆ  sempre piĆ¹ verso piattaforme che permettano di controllare i propri sistemi di sicurezza sempre e ovunque non solo la ā€œdirettaā€ ma anche le registrazioni di ciĆ² che ĆØ accaduto. Tutte queste esigenze convergono nella progressiva migrazione verso la ā€œnuvolaā€ che nel caso dei sistemi di sicurezza puĆ² essere paragonata ad un web server virtuale con caratteristiche di totale ridondanza, scalabilitĆ  e portabilitĆ , mediante il quale le varie centrali operative potranno avere garanzia di continuitĆ  del servizio.

LA PROGRESSIVA MIGRAZIONE VERSO LA ā€œNUVOLAā€

GARANTIRƀ LA VIRTUALIZZAZIONE E LA CONVERGENZA

DEI SISTEMI DI SICUREZZA SU PIATTAFORME ED

INFRASTRUTTURE IT PIƙ SICURE E PERFORMANTI

Uno studio condotto da Access Markets International (AMI) Partners, evidenzia lā€™incidenza della nuvola sulla spesa globale in sicurezza delle piccole e medie imprese, che oggi rappresenta il 17%, potrebbe raggiungere il 24% entro la fine del 2016. Secondo Idc invece, la spesa per le infrastrutture cloud nel 2019 dovrebbero raggiungere i 53 miliardi di dollari, con un incremento annuo del 15%. Da questo scenario generale, ĆØ possibile prevedere che nei prossimi anni la progressiva migrazione di molte applicazioni di sicurezza verso il cloud confermeranno un trend di grande importanza. La piattaforma ā€œCloud Securityā€ puĆ² rappresentare il presente ed il futuro del mercato della sicurezza; questa affermazione ĆØ confermata anche dal fatto che, in questā€™ultimo anno, tutti i principali ISP stanno investendo parecchio nei collegamenti in fibra a banda larga simmetrica, in modo da poter garantire servizi Internet con banda in upload quadruplicata rispetto ai contratti ADSL standard. Di conseguenza, se fino a qualche anno fa la diffusione della banda larga poneva di seri limiti alla diffusione di questa tecnologia, oggi la progressiva capillaritĆ  delle connessioni ADSL sul territorio italiano sta permettendo di far di progettare e realizzare sistemi di sicurezza, di videosorveglianza e telecontrollo che sfruttano tutti i vantaggi della tecnologia IP su unā€™architettura cloud. Grazie a ciĆ² tutti i clienti raggiunti da connessioni ADSL a banda larga oggi possono proteggere e monitorare i loro beni da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, e con qualsiasi PC/smartphone/tablet appoggiando tutta la gestione dei loro dati su specifici data center cloud progettati appositamente per garantire un ambiente protetto ed altamente sicuro, opportunamente climatizzato, presidiato da operatori specializzati e con backup ridondante.

BENCHƈ IL CLOUD COMPUTING OGGI OFFRA ENORMI

VANTAGGI NELLā€™AMBITO DELLA TRASMISSIONE E DELLA

GESTIONE DELLE IMMAGINI, IN REALTƀ RIMANGONO

DIVERSE ā€œNUVOLEā€ CHE VALE LA PENA DI ESPLORARE

PRIMA DI ADOTTARE QUESTA TECNOLOGIAā€¦

Nel caso delle applicazioni di videsosorveglianza lā€™ambiente cloud offre un sistema di registrazione, controllo e gestione di telecamere IP e di altri dispositivi di I/o che, grazie alla totale assenza di nVR o Server/Software, permette notevoli risparmi in termini di hardware, energia elettrica, costo up-front, manutenzione, eliminando di fatto qualsiasi generazione di rumore e di calore in ambienti non adatti (abitazioni, esercizi commerciali, uffici, ecc.). A parte lā€™hardware costituito da telecamere di rete ed eventuali schede di I/o su IP, lā€™utente finale non deve investire in nessun altro hardware, nĆ© software o server. Le telecamere e gli eventuali altri dispositivi di telecontrollo IP si collegheranno attraverso il router presente sul luogo da sorvegliare ad un particolare Video Management Software (VMS) situato su un data center remoto (ovvero nella ā€œnuvolaā€) il tutto attraverso una normale connessione via internet opportunamente dimensionata. In maniera ovvia ĆØ possibile collegare piĆ¹ siti remoti alla stessa ā€œnuvolaā€, rendendo piĆ¹ scalabile lā€™intero sistema, avendo la possibilitĆ  di visualizzare da remoto le immagini delle telecamere, nonchĆ© ricevere da remoto (tramite, pc, smartphone, ecc) anche gli allarmi generati dalle applicazioni di analisi video.

Oltre alla registrazione delle immagini si puĆ² avere accesso a una serie di funzionalitĆ  aggiuntive che non si limitano solo alla videosorveglianza ma si estendono a tutti i sistemi di sicurezza in generale: gli allarmi via sms o email, la gestione delle automazioni, la gestione del proprio sistema di allarme, la segnalazione di movimento fino alla gestione del conteggio delle persone, delle auto e cosƬ via. Tutto il sistema, dalla visione dei flussi live e delle registrazioni e del processo di configurazione, viene gestito da un qualunque browser Web attraverso unā€™interfaccia utente semplice e intuitiva da qualsiasi luogo nel mondo senza la necessitĆ  di software aggiuntivo e da qualsiasi sistema operativo. Se consideriamo il caso specifico della videosorveglianza il cloud computing sembrerebbe quindi essere la panacea per i servizi di sicurezza che adottano sistemi completamente IT, ma in realtĆ  bisogna stare molto attenti poichĆ© esistono tanti punti interrogativi e rischi che vale la pena di esplorare. Il primo, e non per importanza, ĆØ di carattere tecnico legate alle prestazioni legato direttamente allā€™internet service provider utilizzato per lā€™accesso al cloud provider; infatti il numero delle telecamere che possono essere gestite simultaneamente dipende dalla capacitĆ  e dallā€™affidabilitĆ  della linea ADSL a cui sono collegate. PiĆ¹ precisamente, la banda totale necessaria a trasmettere un flusso video varia a seconda del numero di immagini al secondo catturate dalle telecamere, dalla qualitĆ  delle immagini stesse ed infine dal numero di telecamere installate. Considerando che molte aziende stanno migrando verso le soluzioni IP megapixel, la banda ĆØ una discriminante da considerare prima di aggiornare lā€™intero sistema. Attualmente purtroppo gran parte delle aziende non dispone di banda sufficiente e necessaria per trasmettere i video catturati da molteplici telecamere IP sul cloud. E anche le aziende che dispongono di connessioni ad alta velocitĆ  di trasmissione dati in tutti i siti monitorati potrebbero non essere nella posizione di poter garantire la maggior parte della banda al sistema di videosorveglianza. Da non trascurare lā€™affidabilitĆ  delle connessioni che ĆØ determinate nella fornitura del servizio di videosorveglianza del cloud provider, poichĆ© frequenti interruzioni di comunicazione dati dovute allā€™ADSL possono generare falsi allarmi, non generati da eventi ā€œesterniā€; rappresentando uno degli elementi piĆ¹ ā€œfastidiosiā€ per i clienti.

Non basta quindi avere un cloud provider tecnologicamente allā€™avanguardia se poi alla fine si ottiene un servizio globale scadente dovuto ad una connettivitĆ  di bassa qualitĆ . Un altro aspetto tecnico riguarda lo storage, attualmente il costo per terabyte ĆØ continuamente in calo e quindi usufruire di un servizio di storage per un numero di immagini che per motivi di privacy possono essere memorizzate per non piĆ¹ di 24 ore o in alcuni casi per pochi giorni non costituisce elemento determinante per la scelta del cloud provider. Inoltre prima di affidarsi ad una soluzione cloud – based per la videosorveglianza, occorre considerare che gran parte dei filmati memorizzati non ĆØ mai preso in considerazione (ad eccezione dei casi che utilizzano particolari soluzioni di analisi e reportistica automatizzata), poichĆ© di norma gli operatori accedono al video solo a seguito di notifiche generate da eventi o allarmi. Diventa quindi importante valutare quando abbia senso trasmettere attraverso costose connessioni internet i vari flussi video per lā€™archiviazione su server cloud. Infine, un punto fondamentale riguarda lā€™aspetto normativo in termini di sicurezza dei dati di privacy. Usufruire di un servizio di cloud per la memorizzazione dei dati, in particolare per quelli personali o sensibili puĆ² esporre lā€™utente finale a potenziali problemi di violazioni della privacy: basti pensare che le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza vengono di fatto affidate ad un soggetto terzo con tutte le implicazioni del caso. Questo elemento diventa particolarmente critico quando il soggetto terzo risiede in un paese estero, dove la legislazione in merito alla gestione dei dati personali e sensibili non si allinea a quella italiana, di conseguenza il provider cloud se anche non avesse un comportamento malevolo potrebbe gestire tali informazioni secondo la legislazione del paese in cui sono memorizzati fisicamente i dati ā€œdata centerā€. Eā€™ proprio questa doppia modalitĆ  di ā€œtrattamentoā€ dei dati sensibili che potrebbe creare seri problemi legali in fatto di privacy. Per tutti coloro che vogliono utilizzare il cloud computing ĆØ opportuno rivolgersi a particolari specialisti che siano capaci di offrire servizi di consulenza non solo in termini di progettazione e fornitura dei sistemi, ma anche in termini legali. Infatti ĆØ essenziale che un sistema di sicurezza cloud sia in linea non solo con le aspettative di costo del cliente, man anche con tutte le normative vigenti in fatto di tutela della privacy e sicurezza dei dati. Questi esperti saranno in grado di assistere il cliente in tutte le relazioni contrattuali con il cloud provider in termini di: contratto di outsourcing, SLA (Service Level Agreement), qualitĆ  tecnica dei servizi e verifica della stabilitĆ  economica dellā€™azienda che li propone. In conclusione possiamo affermare che i servizi di sicurezza basati sulla ā€œnuvolaā€ sono indirizzati prevalentemente a tutti coloro che vogliono usufruire dei servizi IT in chiave innovativa utilizzando un ā€œoutsourcing informaticoā€ offerto da cloud provider che dovranno raccogliere la sfida di fornire nuovi servizi e tecnologie mirate alle esigenze tipiche del mondo della sicurezza. Come per tutte le moderne tecnologie non basta solo ā€œseguire la modaā€ ma occorre valutare in modo ponderato tutti i possibili inconvenienti, magari con uno studio di fattibilitĆ  redatto da comprovati specialisti del settore. Senza una preventiva analisi dei costi e benefici ĆØ possibile che si finisca per adottare una soluzione che non includa tutte le funzionalitĆ  di cui si necessita quotidianamente o peggio ancora ritrovandosi con una soluzione piĆ¹ costosa di quella attualmente adoperata, minando in modo significativo la capacitĆ  di accedere alle registrazioni e alle applicazioni di Business Intelligence.

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Articolo pubblicato su Safety & SecurityĀ N. 82 – Settembre/OttobreĀ 2016

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Obiettivo della rivista Safety & Security ĆØ quello di fornire uno scenario aggiornato del contesto competitivo del settore della sicurezza fisica e della sicurezza logica in Italia, diventando la voce delle istituzioni e dei principali attori operanti nel settore e fornendo una vetrina del mercato nel suo complesso. Safety & Security ĆØ la prima rivista dedicata allā€™integrazione della Sicurezza Fisica con la Sicurezza Logica. I temi trattati sono: Antintrusione, Protezioni Fisica, Controllo Accessi, Edifici Integrati e Anticrimine.

 

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