EONews N. 564 - Maggio 2013

EONews Maggio 2013

 Report

Sistemi intelligenti”

A cura di Francesca Prandi

Con Cristian Randieri, president & Ceo di Intellisystem Technologies; Tony Spizzichino, Ceo RF technologies di Telit; Jens Wiegand, vice president and general manager strategic marketing di Wind River.

Introduzione 

Oltre il mobile, il computing e l’embedded tradizionali sta progressivamente emergendo un nuovo mercato che tutti li comprende e supera: quello dei device e dei sistemi intelligenti

IDC li definisce come sistemi sicuri che utilizzano autonomamente sistemi operativi di alto livello, si collegano a Internet, eseguono applicazioni native o cloud- based e analizzano in real time i dati raccolti. Gli utenti, consumatori e aziende, già oggi si aspettano un’esperienza trasversale a tutti i tipi di device che utilizzano e il nuovo mercato risponderà a questa esigenza, più o meno manifesta, connettendoli attraverso una moltitudine di dispositivi, machine to machine e reti cloud personalizzate, sicure e seamless. Nel periodo 2010- 2015 la crescita media annua dei volumi mondiali di sistemi intelligenti (incluso l’embedded ed esclusi i PC e i cellulari) risulterà nell’ordine del 24% (IDC Febbraio 2012) e il valore passerà dai 520 miliardi di dollari a ben 1,2 trilioni. Se nel 2012 venivano consegnati 800 mi!ioni di unità di sistemi intelligenti, nel 2015 la società di ricerca ne prevede 2,3 miliardi e nel 2020 addirittura 25 miliardi. È proprio il caso di dire “numeri da capogiro” e opportunità di mercato da non perdere un po’ in tutte le aree, dalle città intelligenti (pensiamo all’esplosione delle grandi città in Oriente e soprattutto aziende che sono testimoni e protagoniste di questi per- corsi vorremmo fare il punto sull’evoluzione verso dispositivi sempre più intelligenti, focalizzandoci in particolare sulla capacità di interazione tra le macchine (M2M) e tra l’uomo e la macchina. Ringraziamo del contributo Cristian Randieri, president & Ceo di lntellisystem Technologies; Tony Spizzichino, Ceo RF technologies di Tel it; Jens Wiegand, vice president and general manager strategie marketing di Wjng River.

EO News Maggio 2013 Report Sistemi intelligenti - Intellisystem Technologies

EONEWS: Alcuni analisti osservano che si sta transitando da un semplice M2M a un sistema collaborativo o “socia!” che i viene descritto come sistema dove i device possono ricevere e inviare messaggi, informare sul proprio status, condividere files e interagire con gli esseri umani secondo una logica peer-to-peer. A che punto slamo lungo questo percorso? 

Tony Spizzichino: “Il termine Machine to Machine (M2M) è in un certo senso riduttivo; infatti, sin dall’inizio l’M2M è stato inteso da molti attori del settore come   Machine2Man e Man2Machine oltre che Machine2Machine, dal momento che la maggior par- te delle applicazioni M2M interagisce con gli uomini. Il sistema di allarme installato in casa che aggiorna gli inquilini attraverso l’invio di sms o mms e consente loro di configurare e attivare il sistema da remoto è un esempio di interazione uomo/macchina.  Altri esempi: i sistemi Smart Home, i contatori intelligenti e così via. Siamo convinti che si assisterà a un’evoluzione continua e che le macchine saranno sempre più in grado di sfruttare il potere computazionale delle piattaforme per comunicare in modo più sofisticato. Le applicazioni M2M interagiscono con le persone alcune volte direttamente, altre volte dopo una elaborazione dei dati in forma semplice o aggregata”.

Jens Wiegand: “Direi che oggi ci troviamo nella fase iniziale dell’evoluzione del M2M nella   combinazione con il cloud, i “Big Data” e gli analytics. Tutta la catena del valore è in fermento per trasformare i propri modelli di business con soluzioni M2M-centriche, che avranno come risultato un miglioramento della produttività e consentiranno servizi avanzati, mentre crescerà la comprensione di come utilizzare le risorse e i nuovi asset per prendere decisioni più intelligenti, più rapidamente e in modo dinamico. Oggi le aziende stanno investendo per rendere possibile tutto questo, anche se ciò avviene in modo non uniforme in tutte le aree. È ancora enorme la frammentazione e moltissime sono le complessità; questi problemi devono essere almeno in parte ridimensionati per riuscire a porre sotto controllo le spese e accrescere il time-to-market rimanendo nei budget”.

Cristian Randieri: “Se da un lato le informazioni scambiate in modo Peer to Peer mediante i social network e il pervasive computing si stanno combinando per creare dei nuovi modelli di collaborazione e di decision making, dall’altro sia le persone sia le informa­ zioni e le tecnologie sono sempre più interconnesse, distribuite e pervasive favorendo la convergenza tra mondo fisico e virtuale. Da tutto ciò scaturisce il concetto di Smart Business che racchiude informazioni provenienti da macchine, persone, video stream, mappe, sensori e cosi via, che vengono digitalizzate e trasferite attraverso una rete dati. Lo Smart Business si compone quindi di Smart System basati su sistemi embedded e tecnologie di rete per fornire servizi intelligenti monitorati da remoto che involvono nuovi metodi di interagire tra l’uomo e la macchina e fornitura di servizi. L’evoluzione di tali tecnologie sta nella loro totale convergenza e diffusione nel mercato”.

EONEWS: Avete esempi di prodotti/soluzioni su cui volete portare l’attenzione? 

Jens Wiegand: “Specificatamente per il M2M, lo scorso anno abbiamo introdotto la Wind River lntelligent Device Platform, che è un ambiente completo di sviluppo software pensato per rispondere a tre priorità dei clienti: connettività, maneggevolezza, sicurezza. La connettività di reti wireless e cablate è semplificata, accelerando così il time- o-market e riducendo i costi. La maneggevolezza è possibile grazie a software di gestione pre-integrato e supportato dai migliori indipendent software vendors, facilitandola gestione di device remoti connessi. La sicurezza è data da capabilities potenti e customizzabili per la difesa dei device e dei loro dati”.

Cristian  Randieri: “Stiamo  lavorando a soluzioni per la sicurezza in ambienti pericolosi, nella fattispecie soluzioni per il monitoraggio del personale che lavora in impianti petrolchimici costretto a indossare DPI (Dispositivi  di  Protezione Individuale). L’idea base è quella di creare un sistema che metta assieme una rete di sensori mediante una rappresentazione  semantica dell’informazione proveniente da essi. Attraverso la lettura dei dati provenienti dai vari sensori tipo la posizione del corpo e i parametri vitali, pensiamo di poter elaborare delle informazioni chiave per poter gestire una squadra che possa intervenire in caso di emergenza . La nuova idea è quella di operare con una tecnica simile a quella adoperata dai social network che permetta a più persone di cooperare per il fine comune, salvare vite  umane  intervenendo nei tempi più brevi possibili. Pensiamo di estendere la tecnologia introdotta nel settore del petrolchimico per la sicurezza di tutte le persone ampliando le funzionalità dei social network. Vorremmo abbracciare il mercato della home health care. In questo caso pensiamo di combinare le  potenzialità dei social network con le reti di sensori per fornire servizi di supporto  all’independent  living e health support nel caso di malattie croniche e in generale negli  anziani. Ad esempio   potremmo controllare lo stato di salute dei nostri amici e parenti o aiutare gli anziani  nella  loro mobilità. Partendo dalla rappresentazione  semantica  dell’informazione  proveniente  dalla rete di sensori pensiamo di creare delle interconnessioni  tra persone sfruttando la loro naturale condivisione di attività e interessi. Pensiamo di poter  gestire possibili segnali di allerta provenienti da pattern anomali di attività registrata dai vari sensori”.

EONEWS: A livello tecnologico quali sono le più importanti caratteristiche richieste a: reti,  standard, software, cloud, hardware, sensori e così via per abilitare sistemi e device sempre più  intelligenti? 

Tony Spizzichino: “Un percorso verso la standardizzazione delle strutture e dei protocolli M2M (già in attuazione all’ETS Ie ad altri livelli di  altre organizzazioni) darà vita a uno scenario molto più efficiente e competitivo. Per esempio la standardizzazione delle  applicazioni della telegestione delle utenze in  Europa e la recente introduzione in Italia dello standard per le black box nel settore automotive  e assicurativo faranno crescere in maniera esponenziale il mercato relativo. La mancanza di standardizzazione, al contrario, è un fattore potenziale di freno al mercato. Per abilitare sensori che operano senza la necessità di un collegamento diretto all’energia elettrica sono invece  necessarie delle tecniche di ‘Energy Harvesting’ più avanzate”.

Jens Wiegand: “Per mettere a punto dei device intelligenti, di qualità elevata, aggiornati e  capaci di interoperare fra di loro, tutti gli aspetti tecnologici sono fondamentali . Oggi si  assiste a un continuo progresso in tutti gli ambiti (reti, standard, “M2M o cloud   embedded”, analytics, supply chain e così via). Come Wind River ci occupiamo del sistema  operativo e del software collegato. Anche in quest’area la capacità di effettuare delle scelte intelligenti può impattare sulla possibilità di costruire e utilizzare device intelligenti di lunga durata (1O anni o di più)”.

Cristian Randieri: “A livello tecnologico la sfida più importante consiste nel riuscire a  combinare assieme le caratteristiche offerte dalla componente software delle applicazioni a  quelle hardware delle reti. Considerando la componente software si sfrutteranno le caratteristiche dalla tecnologia Web  2.0 (che include i Blogs, Wikis , lnstant Messaging e i Feed RSS) per poter fornire servizi ad alto livello aventi un Facebook Style che permetta ai tecnici, clienti e ingegneri di postare informazioni e allo stesso tempo imparare da altri membri della comunità secondo i più moderni  schemi di knowledge ma nagement system. Chiaramente secondo questo schema non si può prescindere dall’adoperare le  più moderne tecniche di storage distribuito che permetta alla comunità di dispositivi e persone di aggregare dati provenienti da differenti location  fornendo servizi di livello superiore quali ad esempio: enterprise application, knowledge based e customer portal. Infine l’aspetto più importante di una comunità dispositivo-persona è la sua apertura che  dovrebbe permettere a chiunque di creare applicativi che possano essere usati da altri membri  della comunità. Tali applicativi vanno creati mediante la tecnologia denominata SaaS (Software as a Service)  che possono produrre applicazioni orizzontali, tipo i package di analisi predittiva, o applicazioni verticali focalizzate su mercati specifici. Sono con­ vinto che gli smart system necessiteranno alcuni anni di sviluppo. Tutte le tecnologie dovranno lavorare assieme in modo non prettamente standard per la risoluzione di pro­ blemi più complessi rispetto a quelli comunemente gestiti dalle precedenti generazioni di computing. Una per tutte sarà la capacità di gestire informazioni real-time  provenienti  dalla rete secondo schemi di analisi automatica. Come risultato auspichiamo di avere un sistema tecnologico che sia capace di avere percezione  di ciò che accade attorno ai sensori, di analizzarne tutte le informazioni in termini di rischi e  possibilità e di presentare delle alternative di soluzione agli eventuali problemi che dovessero emergere.  Chiaramente il fattore più limitante sarà la disponibilità di un’adeguata larghezza di banda sui  dispositivi mobili”.

EONEWS: Mano a mano che cresce l’intelligenza della M2M quali cambiamenti si possono avere nel  ruolo dei vari player della catena di fornitura? 

Tony Spizzichino: “L’aumentata complessità potrebbe richiedere investi­menti in Ricerca e  Sviluppo sempre crescenti. La conseguenza è la necessità di consolidamento, con fusioni e  acquisizioni e la crescita dimensionale delle aziende che operano nell’M2M”.

Jens Wiegand: “Al crescere dell’intelligenza nella M2M, la supply  chain potrà vivere dei  consolidamenti e dei miglioramenti nell’interoperabilità. Più in generale direi che con l’adozione dei sistemi M2M il business riuscirà a comprendere sempre  meglio le svariate possibilità di utilizzo in tutte le operation. Il business si  avvicinerà a  sistemi di tipo real-time con effetto sulle operation, sull’asset management, sulla manutenzione  predittiva e su molte altre aree”.

Cristian Randieri: “A tutti i player è richiesta la capacità di sapersi adattare a un mercato in  continua evoluzione che si assocerà sempre più a quello della fornitura dei servizi. La sfida che ci attende è ardua poiché ormai la visione finale dei sistemi non è più settoriale  come un tempo, ma prevede l’interazione di diverse figure professionali tra cui i costruttori, i  distributori, gli application developer, i system integrator e gli esperti in R&D”.

Sfoglia la rivista originale

Intervista pubblicata su EONews N. 564 – Maggio 2013

EOnews-logo

Prima e unica rivista digitale italiana dedicata al mercato delle tecnologie elettroniche, EONews è uno strumento indispensabile per mantenersi aggiornati sui mercati in sempre più rapida evoluzione. News in tempo reale, analisi di mercato, opinioni dei principali protagonisti rappresentano un valido ausilio per tutti i “decision maker”. La stretta collaborazione con le più importanti e autorevoli società di ricerche e di analisi di mercato sia italiane sia straniere e la cooperazione con opinion leader sono le garanzie di attendibilità e qualità dell’informazione.

 

You must belogged in to post a comment.

Intellisystem Technologies